La Nuova Sardegna

Il contenzioso

Sassari, Mariangela Campus lascia la Fsi. «Sì, ma restituisca 316mila euro»

di Luigi Soriga
Sassari, Mariangela Campus lascia la Fsi. «Sì, ma restituisca 316mila euro»

Il leader nazionale Bonazzi ha fatto causa: le spese documentate o i soldi indietro. La segretaria sassarese del sindacato infermieri si è dimessa ed è passata alla Uil

23 febbraio 2024
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Sassari Il segretario nazionale della Fsi Adamo Bonazzi dice: «Mancano all’appello 316mila euro. L’ex segretaria di Sassari, Mariangela Campus, dovrebbe o restituirli o spiegarci, documenti alla mano, come li ha spesi». Dal canto suo, invece, la battagliera leader sindacale degli infermieri, ormai passata alla Uil, rilancia così: «Non solo non devo nulla alla Fsi, ma quando faremo i conti, quella che dovrà avere i soldi indietro sarò io».

Saranno i giudici del tribunale di Roma a decidere il vincitore di questo braccio di ferro legale. La prima udienza di questa causa civile avviata dalla Fsi è fissata il 20 maggio.

Ma per capire cosa sia accaduto, bisogna fare un passo indietro.

Il 18 settembre scorso, Mariangela Campus, infermiera caposala dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, che per oltre vent’anni aveva guidato il sindacato del nord Sardegna, scrive a Roma e comunica le sue irrevocabili dimissioni. È un fulmine a ciel sereno, perché oltre ad andare alla Uil, la Campus si porta dietro un migliaio di iscritti che decidono di seguirla. La sede di via Rockfeller, già chiusa per ferie nel periodo estivo, di fatto non riapre i battenti. Al segretario nazionale Adamo Bonazzi, non rimane che prendere atto delle dimissioni e di tracciare un bilancio.

Ed è proprio a questo punto che il sindacato scrive un comunicato stampa, che poi non verrà inviato alle testate giornalistiche, ma che girerà nell’ambiente sindacale e tra i lavoratori. E le prime righe del documento recitano testuale: “Mariangela Campus dopo anni smobilita la sede e lascia il sindacato per l’ha fatta crescere tanto in questi anni, per approdare alla Uil, ma si dimentica di restituire ciò che non è suo: la Segreteria Nazionale Fsi-Usae la diffida a restituire 316mila euro entro trenta giorni”. Nessun riscontro, e niente soldi indietro, così il sindacato incarica il proprio ufficio di procedere per vie legali. Ed ecco, dopo la diffida, come si arriva alla causa civile.

«Mariangela Campus ad oggi ha restituito esclusivamente 21mila euro, ovvero un avanzo di cassa che evidentemente non era stato speso. Però non sappiamo che fine abbiano fatto i 316mila euro che il sindacato nazionale aveva trasferito nella disponibilità della sede territoriale di Sassari. L’ex segretaria ci ha detto di aver impiegato le risorse per pagare una serie di consulenze, corsi di formazione per gli iscritti e avvocati. E noi non mettiamo in dubbio queste spese, che fanno parte della normale attività di un sindacato. Ma dove sono le fatture e i giustificativi? Noi chiediamo solo una doverosa rendicontazione delle spese sostenute, negli ultimi tre anni, oppure la restituzione delle somme non documentate».

La cifra contestata, ovvero 316mila euro, è piuttosto ingente. «Quella di Sassari – spiega Adamo Bonazzi – per il nostro sindacato è una realtà importante. Per questo motivo la segreteria nazionale non ha mai lesinato sul budget da erogare. Ma pretendiamo anche trasparenza».


 

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