In Sardegna tra il 2022 e il 2023 sono scomparse 171 persone
Isola in coda alle classifiche nazionali ma il fenomeno è in crescita
Sassari Molto giovani oppure over 65, spesso stranieri, prevalentemente maschi. Con buone probabilità di venire ritrovati entro una settimana dalla denuncia. È il profilo tipico delle persone che all’improvviso spariscono nel nulla, un fenomeno in forte crescita in tutto il territorio nazionale e che in Sardegna, pur con dati reali piuttosto contenuti, ha un’incidenza da non sottovalutare. Molte sono storie a lieto fine, legate a disagi adolescenziali, sociali o a disturbi senili. Molte altre invece si configurano come veri e propri enigmi irrisolti: nella nostra isola le persone svanite nel nulla negli ultimi 2 anni sono 171.
Il Commissario straordinario del governo per le Persone scomparse, diretta emanazione del ministero dell’Interno, in questi giorni ha presentato la Relazione 2023, fornendo uno spaccato chiaro e dettagliato del fenomeno anche grazie alla comparazione con i dati relativi all’anno precedente.
Un’isola felice? La Sardegna si trova in coda alla graduatoria, ma il dato in sé, per quanto piccolo in termini relativi rispetto al contesto nazionale, fa abbastanza impressione: nel 2023 le denunce presentate sono state 277, i ritrovamenti 184, con 6 persone ritrovate morte. Questo significa che il saldo è di 87: tante sono le persone sparite lo scorso anno delle quali ancora non si conosce il destino. A queste vanno aggiunte altre 84 persone scomparse nel corso del 2022 e mai rintracciate. Il totale, come anticipato, è di 171.
Per provincia La maggior parte delle denunce presentate nel 2023 riguarda la provincia di Cagliari: 190, con 6 decessi, 137 ritrovamenti e 53 persone che ancora mancano all’appello. A seguire Sassari (63 denunce, 39 ritrovamenti, 24 da ritrovare), Nuoro (17 denunce, 10 ritrovamenti) e Oristano (7 denunce, 4 ritrovamenti). In Sardegna tre scomparsi su quattro sono maschi e la metà delle denunce riguarda giovani da 0 a 17 anni.
Chi scompare Nella nostra isola il 76,5% delle persone scomparse è di nazionalità italiana, un dato in completa controtendenza con quello nazionale, che su un totale di 29.315 denunce ne riferisce 19.646 a stranieri e 9669 a italiani. Da notare come, sempre a livello nazionale, mentre tre italiani su quattro dichiarati scomparsi vengono poi ritrovati, di quasi il 65% degli stranieri non si sa che fine abbiano fatto.Su 277 scomparsi in Sardegna, 212 sono italiani e 43 di questi mancano ancora all’appello; 65 gli stranieri, soltanto 21 dei quali poi ritrovati. Per quanto riguarda i minori, 90 sono italiani e di 14 di loro non si ancora nulla; 48 sono le denunce che riguardano i minori stranieri, con 16 ritrovamenti e 32 ancora assenti.
Le possibili cause Per quanto riguarda le cause l’unico dato disponibile è quello nazionale. Il Rapporto rivela che in Italia il 75,6% dei casi (7.327), viene inizialmente registrata come “allontanamento volontario”. Tuttavia, non è infrequente che approfondimenti successivi o indagini giudiziarie rivelino anche scenari diversi. In particolare, sorgono dubbi sulla volontarietà dell'allontanamento nel caso di individui vulnerabili come, ad esempio, le persone affette da disturbi cognitivi. La seconda causa di scomparsa, pari al 11,9% (1.148 su 9.669), rientra nella categoria classificata come “non determinata”, quando in sede di denuncia non viene formulata alcuna ipotesi. Altra motivazione riguarda i “possibili disturbi psicologici”, pari al 10,2% (991 su 9.669), che registra anche i casi di soggetti affetti da patologie quali Alzheimer o deficit cognitivi che si allontanano da casa o dalla residenza sanitaria senza un obiettivo preciso (fenomeno descritto come wandering). L’ultima ipotesi inquadra la motivazione “possibile vittima di reato”, associandola a un numero ristretto di casi (34 su 9.669) con una percentuale di ritrovamenti in vita dell’82,4% (28 casi su 34).
Le denunce di scomparsa di soggetti di nazionalità straniera nel 2023 sono 19.646, con un indice di ritrovamento del 34,3% (6.737 su 19.646). La fascia di età più interessata è quella dei minorenni (0-17 anni) che rappresentano l’89,3% (17.535 su 19.646) del totale delle segnalazioni di stranieri scomparsi. Dai riscontri effettuati, le scomparse registrate come allontanamento volontario avvengono sovente da istituti o comunità, soprattutto nel caso di minori stranieri e rappresentano un focus su cui l’Ufficio ha avviato un monitoraggio. L’analisi conferma che le regioni maggiormente interessate dal fenomeno nel 2023 sono la Sicilia con il 27% (7.903 su 29.315), la Lombardia con l’11,3% (3.300 su 29.315) e la Campania con il 10% (2.925 su 29.315).
Anche nell’anno in esame si conferma la tendenza già osservata in passato, per la quale il fenomeno riguarda soprattutto gli uomini che rappresentano l’88,5% delle denunce di scomparsa (17.381 su 19.646), a fronte dell’11,5% (2.265 su 19.646) delle segnalazioni riferite alle donne.