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Dopo le elezioni, grande confusione nel Psd’Az: «Il clima ideale per una rinascita»

di Andrea Massidda
Dopo le elezioni, grande confusione nel Psd’Az: «Il clima ideale per una rinascita»

L’appello di Lorenzo Palermo e i commenti. Il 24 marzo Consiglio del partito

15 marzo 2024
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Cagliari A tre settimane dalla sconfitta alle Regionali del 25 febbraio (pressoché certa, anche se ancora da certificare da parte della Corte d’appello), all’interno del Psd’Az regna quanto meno un forte disorientamento. «Cari compagni sardisti, le cose vanno malissimo, ma non scoraggiamoci: viviamo una contingenza che ci farà rinascere, poi noi siamo abituati a vivere nelle difficoltà, quando queste derivano dagli attacchi esterni, dalle colpe dei suoi dirigenti, dalle alleanze, dalla pochezza dei singoli, o dalla colpevole inerzia», dice nel suo appello ai militanti sardisti l’avvocato nuorese Lorenzo Palermo, tra gli anni Novanta e i primi del Duemila segretario e presidente del partito.

Parole, le sue, alle quali ribatte indirettamente Andrea Cocco, attuale membro della segreteria nazionale e responsabile degli Affari esteri del Psd’Az (e quindi anche dei rapporti con Palazzo Chigi e il parlamento): «Sono sostanzialmente  d’accordo, anche se a mio avviso fare il congresso ad aprile, ossia proprio a ridosso delle elezioni amministrative, non è opportuno: preferirei che slittasse».

Non la pensa così il presidente Antonio Moro, però: «Le perplessità di Cocco sono legittime, per carità, tuttavia il mio dovere è quello di far rispettare la delibera del consiglio nazionale che nell’ottobre scorso ha convocato il congresso per il prossimo il 17 aprile, data scelta anche per celebrare i 103 anni di vita del partito», commenta diplomaticamente annunciando che comunque domenica 24 marzo è in programma a Ghilarza il consiglio nazionale del partito per un’analisi del voto appena espresso nell’isola.

Morale? «Grande è la confusione sotto il cielo della Sardegna», giusto per citare ancora l’appello di Lorenzo Palermo, che a sua volta parafrasa (a metà) la famosa espressione di Mao Zedong che si concludeva in positivo con un netto verdetto: «La situazione è eccellente».

Non a caso. «Diciamo che in questo momento siamo nella condizione ideale per ridiscutere tutto – spiega l’avvocato sardista iscritto al partito dal 1979 – e questo perché ci ritroviamo liberi da impegni di governo e da scelte di coalizione. Con simili presupposti – continua – possiamo rinascere cercando come sempre di far coincidere il bene del Psd’Az con quello della Sardegna».

Palermo, prima di concludere, precisa: «Pur tra mille sofferenze, non ho mai cessato un attimo di essere sardista. E se ho fatto questo appello è soltanto perché nei nostri militanti vedo molto scoramento».

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