La Nuova Sardegna

Il dramma

Il giovane fantino Stefano Cherchi ancora in coma: giorni di angoscia per la famiglia

di Andrea Sini
Il giovane fantino Stefano Cherchi ancora in coma: giorni di angoscia per la famiglia

Il 23enne di Mores ricoverato in Australia lotta tra la vita e la morte. I genitori: «Stiamo ricevendo un affetto commovente da tutto il mondo»

30 marzo 2024
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Sassari Una valanga di messaggi di affetto e sostegno provenienti da tutto il mondo; la distanza di una maratona affrontata di corsa da un collega per raccogliere fondi a supporto della famiglia. E ancora, gruppi di preghiera e diari virtuali sui quali lasciare un messaggio o una foto per mostrare vicinanza ai parenti di un giovane che ha saputo farsi volere bene ovunque sia stato.

Cresce la mobilitazione ma aumenta anche l’angoscia per le condizioni di Stefano Cherchi, il fantino ventitreenne di Mores che da dieci giorni si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Canberra, in Australia a causa di una caduta da cavallo.

L’incidente è avvenuto mercoledì 20 sulla pista dell’ippodromo di Thoroughbred Park: mentre si trovava in testa alla gara, in sella a Hasime, Stefano Cherchi è rimasto vittima di una caduta che ha coinvolto altri due cavalli: finito a terra, ha riportato gravi lesioni alla testa.

Il primo bollettino, parla di trauma cranico ed emorragia intera. Da quel giorno il fantino sardo è rimasto in coma farmacologico, sospeso tra la vita e la morte. Al suo fianco ci sono i genitori e una delle sorelle, partiti dalla Sardegna nelle ore immediatamente successive all’incidente.

Nel frattempo, sulle condizioni di Stefano Cherchi non è filtrata nessuna novità sostanziale rispetto al momento del ricovero. Ad aggiornare quotidianamente i parenti e gli amici più stretti sono direttamente i familiari presenti sul posto, poi parte un tam tam di messaggi che, nel rispetto della sofferenza per la grave situazione, raggiunge una cerchia larghissima di amicizie di Stefano, dei genitori e di sua sorella Eleonora, molto conosciuta a Sassari per avere lavorato a lungo nello staff della comunicazione della Dinamo basket.

All’ospedale di Canberra nei giorni scorsi è arrivato, proveniente da Hong Kong anche il grande fantino di Nurri Andrea Atzeni, amico e maestro di Stefano Cherchi.

«Pur in una situazione molto difficile – fa sapere la famiglia Cherchi da Canberra – ciò che ci sostiene è l’affetto incredibile che stiamo ricevendo letteralmente da tutto il mondo. Dalla Sardegna, dall’Inghilterra, da Los Angeles, posti nei quali Stefano si è fatto conoscere e apprezzare, a Dubai, dove abitano tanti suoi colleghi, e anche dall’Australia. Qua non ci lasciano soli un secondo».

Stefano Cherchi, originario di Mores e con forti legami con Sassari, dove ha svolto parte del suo percorso di studi, si è trasferito in Inghilterra giovanissimo per seguire la sua grande passione per l’ippica, segnalandosi ben presto come grande talento. A Newmarket, una delle capitali mondiali delle corse, è cresciuto sotto l’ala del grande allenatore di purosangue Marco Botti: nella città britannica è diventato popolarissimo, mettendo insieme 106 vittorie. Poi, pochi mesi fa, il trasferimento in Australia, dove ha già ottenuto due successi.

Proprio dall’Inghilterra è partita una delle iniziative più particolari: il fantino Aidan Jones è andato di corsa da Newmarket a Cambridge con l’obiettivo di pubblicizzare e cercare sostegno per la raccolta fondi “a supporto di Stefano e della sua famiglia”, come si legge su JustGiving, portale di crowdfunding nel quale al momento è stata superata quota 6mila euro.


 

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