La Nuova Sardegna

Il caso

Invalidità civile: «Oltre 14mila sardi in attesa di risposte per l’indennità»

Invalidità civile: «Oltre 14mila sardi in attesa di risposte per l’indennità»

Appello della Fnp alla governatrice Alessandra Todde: «Sblocchi subito la situazione»

03 aprile 2024
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Sassari «Più di 14mila persone da gennaio 2022 attendono dalle Asl sarde risposte alla richiesta di indennità di accompagnamento. Le domande sono finite nella palude creata dalla paralisi delle “Commissioni mediche per l’accertamento delle condizioni di invalidità civile, cecità e sordità civile, stato di handicap e disabilità». A denunciarlo è la Fnp, la Federazione nazionale pensionati, la quale attraverso il segretario regionale Alberto Farina fa sapere che «la presidente della Regione Alessandra Todde può sbloccare anche subito la situazione, senza attendere l’insediamento del nuovo assessore della Sanità».

Anche perché, spiegano sempre dalla Fnp, «si tratta di un dato numerico drammaticamente parziale, registrato soltanto dal patronato Inas-Cisl, che potrebbe essere triplicato quando si conosceranno le domande trattate dagli altri patronati operanti nell’isola e rimaste inevase».

In particolare, dall’Inas tra il 1° gennaio 2022 e il 2 aprile 2024 sono partite per le 8 Asl della Sardegna complessivamente 5783 domande per “Accompagnamento” (di cui 4225 per persone nate sino al 1957). E sempre da gennaio 2022, l’Inas ha anche presentato 8757 richieste per l’Accertamento dello stato di handicap” ( di cui 4972 per nati sino al 1957). «La paralisi delle Commissioni mediche – spiega il segretario Farina – penalizza, dunque, sicuramente 14mila famiglie che non possono contare sulle indennità previste dalla normativa, perciò devono farsi carico degli oneri diretti e indiretti dell’assistenza, inoltre non possono accedere ai benefici previsti dalla legge n. 104/92 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate».

E ancora: «Come per le lunghe file d’attesa, anche questo blocco delle Commissioni mediche è la manifestazione palese del caos che in questi anni ha caratterizzato la gestione della sanità e dell’assistenza sociale in Sardegna. Con una circolare e un incontro con i sindacati dei medici, la Regione avrebbe potuto chiudere positivamente questa partita che, iniziata come problema riguardante orario di lavoro e rimborsi dei componenti (medici e personale amministrativo) delle Commissioni, è diventato un fatto sociale con gravi penalizzazioni per i cittadini invalidi e portatori di handicap».

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