Morta l’ex sequestrata Marina Casana
Era stata rapita dall’Anonima nel 1979 insieme al fratello Giorgio e rilasciati dopo 61 giorni di prigionia
E’ stato tra i più incredibili sequestri di persona messi a segno in Sardegna durante il periodo dell’Anonima. Il 22 agosto 1979 i banditi arrivarono dal mare fino alla scogliera di Capo Pecora, erano sei e portarono via, ancora in costume, Giorgio e Marina Casana, giovanissimi fratelli torinesi di 15 e 16 anni. La banda si allontanò a bordo del gommone che la famiglia aveva utilizzato per raggiungere quell’angolo di costa. Tornarono in libertà dopo 61 giorni e il pagamento di un riscatto superiore ai 350 milioni di lire.
Marina Casana è morta mercoledì 22 maggio all’ospedale Gradenigo di Torino dove era ricoverata da dieci giorni, aveva 61 anni. A dare la notizia è stato il fratello Giorgio che ha pubblicato una loro foto da adolescenti. I due erano legatissimi: “Io e lei siamo due gemelli mancati”, ha raccontato. Avevano quattordici mesi di differenza. I funerali si svolgeranno sabato nella chiesa di San Massimo a Torino, città dove la donna ha sempre vissuto. Il 1979 fu l’anno terribile dei sequestri di persona in Sardegna: vennero rapiti anche Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi.
Il rapimento di Giorgio e Marina Casana è stato raccontato anche in un docufilm realizzato dalla Rai qualche anno fa. Emersero dalle loro testimonianze alcuni particolari inediti. Fu la mamma dei ragazzi a intimare ai banditi di non portare via solo Marina ma di prendere anche il fratello: “Lei da sola non viene, prendete anche lui”. E forse fu una scelta che consentì a fratello e sorella di salvarsi.
Durante i due mesi di prigionia, Giorgio e Marina raccolsero parecchi indizi poi risultati determinanti per identificare i sequestratori. Il fratello confermò che Marina fu molto più brava di lui: “I suoi racconti furono decisivi”. Per il rapimento di Giorgio e Marina Casana a conclusione dell’inchiesta coordinata dal magistrato Ettore Angioni sono state emesse condanne per 198 anni di carcere nei confronti degli undici componenti della banda di sequestratori.