La Nuova Sardegna

Le storie a metà

L’isola del “non finito”, sull’anfiteatro romano di Cagliari un silenzio lungo 14 anni

di Andrea Massidda
L’isola del “non finito”, sull’anfiteatro romano di Cagliari un silenzio lungo 14 anni

Un monumento straordinario dimenticato da tutti. L’ultimo evento nel 2010, poi il nulla: ora è popolato soltanto da topi e degrado

05 agosto 2024
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Cagliari Un meraviglioso stadio costruito su tre anelli, con la tribuna vip rivestita di marmo, il settore “distinti” e in alto i posti riservati agli schiavi. Un piccolo Colosseo protetto d’estate dal velarium e capace, per le grandi occasioni, di ospitare sino a diecimila spettatori attratti da gladiatori e belve esotiche. Così – stando agli studi svolti a fine Ottocento dall’archeologo Vincenzo Crespi – si presentava l’anfiteatro romano di Cagliari al momento della sua inaugurazione, datata tra il periodo augusteo e il II secolo dopo Cristo. Un monumento straordinario, dunque. E se non fosse stato per i Pisani, che – come fecero a Roma i Barberini – nel 1200 lo saccheggiarono per costruire le mura del quartiere Castello, la Sardegna ora avrebbe potuto contare su un’attrazione turistica di valore immenso.

Tuttavia, pur non essendo più chiusa a 360 gradi, l’arena alle pendici del colle di Buon Cammino ha comunque conservato parte delle sue gradinate di pietra. Al punto che negli anni Duemila l’anfiteatro fu coperto da una struttura di ferro e legno che gli permise di ospitare spettacoli di ogni tipo durante la stagione estiva. Sono tantissimi gli artisti che si sono esibiti in quello spazio così suggestivo. Poi sul destino del monumento si è acceso uno scontro, anche in consiglio comunale, che si è concluso con la decisione di abbassare definitivamente il sipario. Ultimo concerto, quello di Carmen Consoli, nell’ottobre del 2010. Risultato: l’anfiteatro si è con il tempo trasformato in un luogo popolato da topi e persino da senzatetto. Ora è aperto ai turisti per una visita brevissima al costo di 3 euro. Dopo tante promesse mancate si attende una mossa decisa da parte della nuova amministrazione.

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