Moratoria sulle rinnovabili, il Governo impugna la legge della Sardegna
Con questa legge la Regione Sardegna sarebbe andata contro quanto previsto dal decreto del Mase del 2 luglio 2024 che ha fissato i criteri per le aree idonee e concesso 180 giorni di tempo alle Regioni per individuarle
Il governo ha deciso di impugnare presso la Corte costituzionale la legge regionale della Sardegna, approvata lo scorso 3 luglio, con la quale si introduce una moratoria di 180 giorni sulle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti rinnovabili. Lo ha stabilito il Cdm di oggi, a quanto si apprende. La possibilità di un ricorso era stata avanzata già nelle scorse settimane dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, dal cui dicastero è stato licenziato il provvedimento Aree idonee per le rinnovabili a inizio luglio.
Il governo ricorrendo alla Consulta ha sollevato la questione di illegittimità costituzionale contro la decisione presa dalla regione guidata Alessandra Todde, che con una legge regionale, del 3 luglio, aveva di fatto introdotto uno stop alle autorizzazioni per le rinnovabili di 180 giorni per fissare i criteri e inoltre previsto una norma per un disegno di legge regionale per la creazione di una Agenzia regionale per l'energia. Con questa legge la Regione Sardegna sarebbe andata contro quanto previsto dal decreto cosiddetto Aree idonee del Mase del 2 luglio 2024 che ha fissato i criteri per le aree idonee e concesso 180 giorni di tempo alle Regioni per individuarle.