La Nuova Sardegna

La bufera del 16 agosto

La giornata campale di Oschiri, piegato da una grandinata che rimarrà nella storia del paese

di Salvatore Santoni
La giornata campale di Oschiri, piegato da una grandinata che rimarrà nella storia del paese

Il primo cittadino Roberto Carta ha affidato ai social un post in cui annuncia lo stato di calamità e critica anche il protocollo operativo che avrebbe limitato l’intervento dei vigili del fuoco

16 agosto 2024
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Sassari Il sindaco di Oschiri Roberto Carta è rientrato a casa dopo un pomeriggio campale per il suo paese e anche per altre parti dell’isola, che non avranno registrato i problemi di Oschiri ma che comunque si son visti arrivare addosso una tempesta che nella migliore delle ipotesi ha fatto saltare tombini e invaso strade di fango e nella peggiore ha fatto cascare alberi e creato allagamenti.

Roberto Carta ha concluso la giornata al computer per buttare giù alcune riflessioni che ha affidato ai social. Un post dove tira le somme del fiume di ghiaccio, fango e acqua che nelle scorse ore ha devastato la sua comunità. Riflessioni fatte con l’amaro in bocca di chi stamattina, 16 agosto, si è svegliato sapendo che per la sua zona c’era un’allerta della protezione civile “giallo” e si è ritrovato abitazioni allagate, campagne e raccolti devastati, strade solcate da torrenti nati in pochi secondi.

«Nostro malgrado, una grandinata che sarà ricordata. Come la neve del ‘56», ha scritto il primo cittadino. Il bilancio è drammatico, e lo è anche se – fortunatamente – non registra alcun ferito. Trenta abitazioni private allagate e le colture fortemente danneggiate, però, sono comunque ferite da prendere in considerazione nella conta dei danni: segnano famiglie, imprenditori, cittadini. 

«Ci spiace per tutti i cittadini e per tutte le imprese che hanno subito danni e disagi – prosegue il post di Roberto Carta –. I vigili del fuoco sono intervenuti solo parzialmente a causa di un protocollo operativo che definire eufemistico è un complimento». «Comunque -- – aggiunge – tante famiglie si sono rimboccate le maniche e hanno liberato le loro abitazioni dall’acqua. Idem artigiani e esercenti. In altri casi si sta ancora procedendo. Entro pochi giorni dichiareremo lo stato di calamità naturale per i danni subiti da agricoltori, allevatori, imprese e cittadini».

Il Comune si è già attivato per censire i danni subìti dai privati. E già i prossimi giorni si procederà a raccogliere la documentazione. «Con avviso pubblico – precisa il sindaco –comunicheremo tempistiche e modalità dei sopralluoghi della protezione civile per il risarcimento danni alle famiglie. Sperando che a questo giro, gli enti preposti, garantiscano veramente i giusti indennizzi ai cittadini che hanno subito danni. Mi auguro vengano indennizzati anche imprese, agricoltori e allevatori».

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