Libano, fuoco contro il contingente italiano guidato dalla Brigata Sassari
Nell’attacco, due soldati indonesiani sono rimasti feriti, mentre altre due postazioni, gestite da italiani, sono state colpite provocando solo danni materiali
Sassari Le truppe israeliane hanno sparato contro tre postazioni dell'Unifil nel sud del Libano, tra cui la base di Naqoura, dove è presente una parte della Brigata Sassari. Nell’attacco, due soldati indonesiani sono rimasti feriti, mentre altre due postazioni, gestite da militari italiani, sono state colpite senza provocare feriti. Alcuni colpi sono stati esplosi all'ingresso dei bunker dove si erano rifugiati i caschi blu.
Si è concluso alle 15, in via XX settembre, l'incontro con l'ambasciatore israeliano convocato d'urgenza dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, dopo l'attacco di questa mattina alle basi italiane Unifil al sud del Libano.
«Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza» delle Nazioni Unite che nel 2006 pose fine ai 34 giorni di guerra tra Israele e Hezbollah libanesi. E' quanto si legge nella nota della missione Onu nel sud del Libano (Unifil) relativa agli eventi delle ultime nella zona di Naqura. La Missione ricorda «alle Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale e delle strutture Onu e di rispettare l'inviolabilità dei locali Onu in ogni momento». Nella nota si sottolinea come i peacekeeper di Unifil siano presenti nell'area «per sostenere un ritorno alla stabilità sotto il mandato del Consiglio di Sicurezza».