La Nuova Sardegna

Lavoro

L’odissea infinita di Tossilo, Cgil: «27 stipendi a singhiozzo»

di Alessandro Mele
L’odissea infinita di Tossilo, Cgil: «27 stipendi a singhiozzo»

L’antica fornace. Sindacati in allerta sulla cassa integrazione

3 MINUTI DI LETTURA





Nuoro In un territorio non certo caratterizzato da un forte vocazione industriale, l’unica vera industria è quella più in crisi di tutte, tra le realtà produttive del centro Sardegna, sul fronte occupazionale. È il tunnel senza fine della Tossilo di Macomer, nel Marghine, verso il quale l’attenzione della Cgil Nuoro-Ogliastra continua ad essere massima. Non fosse altro che, non appena un problema sembra essere sulla via della risoluzione, all’orizzonte se ne presenta subito uno nuovo da affrontare.

«La Tossilo conta circa 27 dipendenti con un’età media tra i 50 e i 55 anni – commenta la segretaria generale della Cgil Nuoro-Ogliastra, Domenica Muravera –. Gli stipendi vengono erogati, ma a singhiozzo. È la stessa Tossilo a sostenere che questi siano legati agli accordi sottoscritti con la Regione. Dunque, se è vero che a Macomer i soldi di Cagliari non sono arrivati, questo si è riversato sui dipendenti».

Ma la questione salariale non è la sola a tenere i sindacati in allerta: «I Comuni di Borore e Macomer non hanno rinnovato la loro convenzione con Tossilo – prosegue Domenica Muravera –. Questo vuol dire che quel gruppo di dipendenti, impiegati nei due Comuni, che ora si trova in ferie, tornerà in quota consorzio a partire dal 2 gennaio comportando un aumento degli oneri a carico».

«È un nuovo problema, ma attendiamo che la Regione, che finalmente ha mostrato interesse sulla questione, possa davvero fare in modo che i lavori inizino per dare finalmente una svolta alla rinascita di un polo importante, non solo per il Marghine, ma per tutta la provincia di Nuoro in tema di smaltimento rifiuti».

Sulla questione Tossilo interviene anche la segretaria Fiom e confederale Cgil, Margherita Tola: «Tossilo è un’industria vera, ma si dovrebbe pensare, per salvarla, a diversificare la produzione, magari con un occhio di riguardo per la produzione di energie rinnovabili».

Un’altra vertenza lavoro annosa nel Nuorese, è quella legata alla questione de L’antica fornace di Bolotana. In questo caso, i sindacati però non sanno molto: «La Cgil non è stata più convocata per i tavoli di crisi sulla cassa integrazione – afferma Domenica Muravera –, quindi si presume che i 200 dipendenti assunti in pianta stabile, stiano facendo le ore di lavoro previste dal contratto. Loro facevano un giorno alla settimana di cassa a turno tra dipendenti, ma se questa si è interrotta, lo consideriamo un dato positivo, non abbiamo elementi per poter affermare il contrario».

«È possibile che il mercato si sia mosso in direzione favorevole – conclude – e ben venga se ci saranno nuove assunzioni. Ma per ora chi aveva il contratto di apprendistato, non è stato richiamato in servizio come auspicato. Noi continueremo a vigilare con un’attività sindacale forte».

Primo piano
La tragedia

Sassari in lutto: una delle vittime del naufragio dell’Isola Rossa era il titolare del ristorante Osteria de’ Mercati

Le nostre iniziative