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Nicotina, amore senza fine: il 30% dei sardi fuma sigarette

di Claudio Zoccheddu
Nicotina, amore senza fine: il 30% dei sardi fuma sigarette

Si inizia da giovanissimi e i pacchetti li comprano i genitori

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Sassari La fotografia non ha bisogno di commenti: un sardo su tre fuma e lo fa da quando era giovanissimo. La percentuale di tabagisti è altissima nell’isola e chi ha il vizio delle sigarette lo ha “acceso” quando era giovanissimo, il 49 per cento dei sardi ha fatto i primi tiri quando aveva un'età compresa tra i 15 e i 18 anni, per poi imboccare il tunnel del tabagismo quando ne aveva tra i 25 e i 34. Numeri e percentuali sono stati diffusi qualche tempo fa dall’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Eurispes che ha definito anche il numero assoluto dei fumatori sardi: 480mila su un totale di un milione e 600mila sardi.

I numeri Facendosi largo tra le nuvole di fumo, si scoprono valori in netta controtendenza rispetto al resto d’Europa. Considerato che la prima sigaretta viene accesa in media tra i 15 e i 18 anni, si può aggiungere che i consumatori più precoci sono i ragazzi, che nel 62,1 per cento dei casi è stato un baby fumatore e dunque convive con il vizio da quando era poco più che un bambino. Le ragazze sono invece meno precoci, per loro fortuna, e solo in 29,9 per cento delle fumatrici è stato contagiato dal vizio quando non era ancora maggiorenne. Ma c’è un altro dato che preoccupa, in misura addirittura maggiore: il 51,7 per cento delle famiglie, dunque poco più di una sua due, non solo è cosciente del vizio del figlio, o dei figli, ma in un caso su quattro finanzia le spese per l’acquisto delle sigarette che, come sanno bene i fumatori, non sono certo economiche. In questo conto sono comprese anche le e-cig, le sigarette elettroniche che non sono certo un toccasana. Anzi.

La Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro ha stimato che le e-cig contengano in media tra i 6 e i 20 milligrammi di nicotina per ogni millilitro. Per fare un paragone che rende l’idea, fumando le sigarette “normali” si assorbe circa 1 milligrammo di nicotina. Poi, è chiaro, le sigarette elettroniche si possono caricare anche con liquidi che non contengono nicotina ma, sarà un caso, quelli più venduti sono gli altri. Un sistema che sembra voler chiudere gli occhi davanti al dato più preoccupante: le probabilità di morire a causa di una malattia correlata al fumo sono il 50 per cento. Se poi nel calcolo delle probabilità dovessero entrare i baby fumatori, cioè il 49 per cento dei fumatori che vivono nell’isola, il calcolo della prospettiva di vita si riduce e potrebbe non superare i 45-55 anni. Tornare indietro, una volta che si prende il vizio, non è facile: il 21,7 per cento dei giovani ci ha provato almeno una volta. Un desiderio che nel 44 per cento dei casi è rimasto vano. C’è poi anche un dato positivo: tra chi ha ci ha provato, il 24,3 per cento è riuscito/a ad abbandonare il vizio del fumo.

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