La Nuova Sardegna

Sanità

Procreazione assistita, nasce a Sassari il primo centro convenzionato

di Andrea Sini
Procreazione assistita, nasce a Sassari il primo centro convenzionato

Frutto della partnership tra il Centro cura salute di Platamona e il centro di Pma Biogenesi di Monza

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Sassari Si chiama Ccs Fertility Center, ha sede a poche decine di metri dal mare sul litorale di Sassari ed è il primo centro convenzionato con il sistema sanitario regionale per la procreazione medicalmente assistita (PMA). Il centro d’eccellenza, nato da una partnership tra il Centro cura salute di Platamona e il centro di Pma Biogenesi di Monza (uno dei principali centri italiani di Pma convenzionati con il Ssn, con oltre 3.000 trattamenti effettuati ogni anno), verrò inaugurato sabato 22 febbraio, alla presenza dei responsabili della Asl e del sindaco di Sassari Giuseppe Mascia.

La partnership Come detto, si tratta del primo centro regionale privato convenzionato per la procreazione assistita. Il Ccs di Platamona è un centro clinico con oltre 15 anni di esperienza nella sanità con le tecnologie più avanzate e le migliori professionalità del territorio. La partneship con Biogenesi consente di offrire anche in Sardegna un supporto completo e personalizzato per le coppie che desiderano avere un figlio, in grado di garantire trattamenti secondo i più elevati standard internazionali, in un ambiente professionale, accogliente e riservato. I

l centro nasce in seguito alla scelta definita tre anni fa dal Ministero della salute, di inserire, a partire dal 2025, le prestazioni di Pma all’interno dei Lea, i Servizi Salute Benessere. Il centro rafforzerà l’offerta pubblica già presente nella regione, rendendo più facile alle coppie sarde il non doversi rivolgere a centri PMA in altre regioni italiane o all’estero. Allo stesso tempo, il nuovo centro potrà accogliere coppie di altre regioni che vorranno scegliere la Sardegna per ottenere le prestazioni di PMA, secondo il principio dei LEA.

L’appello alla Regione Antonio Tosa, presidente della società che gestisce il Centro Cura Salute sottilinea come "dai dati dell’ultimo rapporto al Parlamento presentato nel novembre 2023 e di quelli regionali a nostra conoscenza nel 2021 l’anno del Covid la Regione Sardegna ha rimborsato per prestazioni Pma ad altre Regioni 1,5 milioni di euro ma negli anni precedenti è arrivata anche a 5 milioni di euro compreso i costi di rimborso dei viaggi”. «Ora – evidenzia Tosa –questi trattamenti, senza costi di viaggio da rimborsare, possono essere effettuati in Sardegna con il nostro centro convenzionato che si affianca alle altre due strutture pubbliche della Clinica ginecologica della AOU di Sassari e del Microcitemico di Cagliari. Occorre però che la Regione raccolga rapidamente la richiesta che abbiamo presentato sin dal 10 gennaio, quando abbiamo segnalato che le tariffe applicate in Sardegna nel nuovo nomenclatore sono (per un errore nella media delle regioni benchmark utilizzate) minori del 40% rispetto alle tariffe concordate dalle regioni a livello nazionale. Purtroppo, a causa di questo problema, non possiamo sfruttare pienamente e per ora il nostro potenziale di 2000 cicli annui per cui siamo accreditati e siamo costretti a limitare le prestazioni ma non appena la Sardegna si allineerà alle altre Regioni ogni donna sarda potrà accedere gratuitamente e in un sistema pubblico di Lea alle prestazioni di Pma».

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