La Nuova Sardegna

La giornata mondiale dell’obesità

La Sardegna è sempre in forma: pochi obesi e in sovrappeso

di Luigi Soriga
La Sardegna è sempre in forma: pochi obesi e in sovrappeso

L’isola è tra le 5 regioni più in salute. La dottoressa Carboni (Asl 1): «Situazione incoraggiante anche tra i bambini»

3 MINUTI DI LETTURA





Sassari C’è un’Italia che lotta con la bilancia e una Sardegna che resiste. I numeri dicono chiaramente che l’isola è una delle Regioni più in forma, assieme a Friuli, Liguria e Toscana.

A snocciolare i dati il giorno della Giornata mondiale dell’Obesità, è la dottoressa Patrizia Carboni, direttrice della struttura complessa di prevenzione e promozione della salute della Asl di Sassari.

«Secondo il dossier più recente del sistema di sorveglianza Passi, tra i sardi adulti (18-69 anni), il 30,1% è in sovrappeso e l’8,2% è obeso. Si tratta di percentuali più basse rispetto alla media nazionale, che registra rispettivamente il 32,7% e il 10,4%». Questo posiziona l'isola al secondo posto in Italia per la minor diffusione dell'obesità, lontana dagli eccessi riscontrati in regioni come il Molise, dove la percentuale raggiunge addirittura il 17,9%. Lo scenario è positivo anche se si posa lo sguardo sulle nuove generazioni:

«Anche tra i più giovani la Sardegna si distingue – prosegue la dottoressa Carboni – I bambini delle scuole primarie, secondo i dati di Okkio alla Salute, sono più in forma rispetto alla media nazionale: 17,4% in sovrappeso e 6,7% obesi, contro il 19% e il 9,8% del resto d’Italia. Ancora meglio i ragazzi delle scuole secondarie (11-17 anni), che secondo lo studio Hbsc mostrano i valori più bassi del Paese: 12,4% in sovrappeso e solo il 2,7% obesi, a fronte del 18,2% e 4,4% della media nazionale».

Insomma, in un’Italia che ingrassa, la Sardegna si tiene in linea. Il merito? La chiave di questo successo risiede probabilmente nello stile di vita attivo dei sardi, o forse della dieta più genuina. 

Nel 2023, solo il 35,9% della popolazione con più di tre anni non praticava alcuna attività fisica, una percentuale nettamente inferiore rispetto ad altre regioni del Sud Italia. Inoltre, circa il 29,7% dei sardi pratica sport in modo continuativo, superando la media nazionale. Questo impegno verso l'attività fisica, è probabile che contribuisca a mantenere basso il tasso di eccesso ponderale nell'isola. Eppure, non tutto è perfetto. Meno della metà delle persone in sovrappeso riceve dal proprio medico il consiglio di dimagrire. «Si pensa spesso che il problema riguardi solo chi è obeso, ignorando che il sovrappeso è già il primo passo verso malattie croniche come diabete e ipertensione. E i chili di troppo nei bambini, sono le fondamenta per una futura tendenza all’obesità da adulti».

Per questo motivo la struttura complessa di promozione e prevenzione della salute della Asl di Sassari, progetta, coordina e realizza interventi di informazione e sensibilizzazione all’interno degli istituti scolastici. «La prevenzione, la promozione di stili di vita sani e di una corretta alimentazione – dice Patrizia Carboni – è l’arma più efficace che abbiamo per combattere l’obesità. Per questo organizziamo incontri con gli studenti, nei quali insegniamo a fare delle scelte alimentari consapevoli. Spieghiamo ad esempio come leggere le etichette, quali sono i valori nutrizionali da tenere in considerazione, distinguiamo il cibo sano da quello spazzatura. Facciamo capire quanto sia importante variare nell’alimentazione, con particolare riferimento alla stagionalità dei prodotti. E i ragazzi, durante gli incontri e le attività di laboratorio, sono estremamente curiosi, partecipi e ricettivi». Tutto questo fa ben sperare: alla fine il vero obiettivo non è la perfezione, ma la salute. E quella non si misura con la bilancia, ma con la qualità della vita.

Primo piano
Codice della strada

Stretta del Governo sugli autovelox, si rischiano migliaia di ricorsi

Le nostre iniziative