La Sardegna è sempre in forma: pochi obesi e in sovrappeso
L’isola è tra le 5 regioni più in salute. La dottoressa Carboni (Asl 1): «Situazione incoraggiante anche tra i bambini»
Sassari C’è un’Italia che lotta con la bilancia e una Sardegna che resiste. I numeri dicono chiaramente che l’isola è una delle Regioni più in forma, assieme a Friuli, Liguria e Toscana.
A snocciolare i dati il giorno della Giornata mondiale dell’Obesità, è la dottoressa Patrizia Carboni, direttrice della struttura complessa di prevenzione e promozione della salute della Asl di Sassari.
«Secondo il dossier più recente del sistema di sorveglianza Passi, tra i sardi adulti (18-69 anni), il 30,1% è in sovrappeso e l’8,2% è obeso. Si tratta di percentuali più basse rispetto alla media nazionale, che registra rispettivamente il 32,7% e il 10,4%». Questo posiziona l'isola al secondo posto in Italia per la minor diffusione dell'obesità, lontana dagli eccessi riscontrati in regioni come il Molise, dove la percentuale raggiunge addirittura il 17,9%. Lo scenario è positivo anche se si posa lo sguardo sulle nuove generazioni:
«Anche tra i più giovani la Sardegna si distingue – prosegue la dottoressa Carboni – I bambini delle scuole primarie, secondo i dati di Okkio alla Salute, sono più in forma rispetto alla media nazionale: 17,4% in sovrappeso e 6,7% obesi, contro il 19% e il 9,8% del resto d’Italia. Ancora meglio i ragazzi delle scuole secondarie (11-17 anni), che secondo lo studio Hbsc mostrano i valori più bassi del Paese: 12,4% in sovrappeso e solo il 2,7% obesi, a fronte del 18,2% e 4,4% della media nazionale».
Insomma, in un’Italia che ingrassa, la Sardegna si tiene in linea. Il merito? La chiave di questo successo risiede probabilmente nello stile di vita attivo dei sardi, o forse della dieta più genuina.
Nel 2023, solo il 35,9% della popolazione con più di tre anni non praticava alcuna attività fisica, una percentuale nettamente inferiore rispetto ad altre regioni del Sud Italia. Inoltre, circa il 29,7% dei sardi pratica sport in modo continuativo, superando la media nazionale. Questo impegno verso l'attività fisica, è probabile che contribuisca a mantenere basso il tasso di eccesso ponderale nell'isola. Eppure, non tutto è perfetto. Meno della metà delle persone in sovrappeso riceve dal proprio medico il consiglio di dimagrire. «Si pensa spesso che il problema riguardi solo chi è obeso, ignorando che il sovrappeso è già il primo passo verso malattie croniche come diabete e ipertensione. E i chili di troppo nei bambini, sono le fondamenta per una futura tendenza all’obesità da adulti».
Per questo motivo la struttura complessa di promozione e prevenzione della salute della Asl di Sassari, progetta, coordina e realizza interventi di informazione e sensibilizzazione all’interno degli istituti scolastici. «La prevenzione, la promozione di stili di vita sani e di una corretta alimentazione – dice Patrizia Carboni – è l’arma più efficace che abbiamo per combattere l’obesità. Per questo organizziamo incontri con gli studenti, nei quali insegniamo a fare delle scelte alimentari consapevoli. Spieghiamo ad esempio come leggere le etichette, quali sono i valori nutrizionali da tenere in considerazione, distinguiamo il cibo sano da quello spazzatura. Facciamo capire quanto sia importante variare nell’alimentazione, con particolare riferimento alla stagionalità dei prodotti. E i ragazzi, durante gli incontri e le attività di laboratorio, sono estremamente curiosi, partecipi e ricettivi». Tutto questo fa ben sperare: alla fine il vero obiettivo non è la perfezione, ma la salute. E quella non si misura con la bilancia, ma con la qualità della vita.