La Nuova Sardegna

Il caso

«Io, guarito dal Long Covid con un’ottima carbonara»

«Io, guarito dal Long Covid con un’ottima carbonara»

Francesco Sanna: «Non sentivo odori e sapori da 14 mesi, mi sono commosso»

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Sassari Non c’è migliore medicina di una buona carbonara. Francesco Sanna, sassarese, 52 anni, per 14 mesi ha assaporato solo cibi al gusto di cartone. Omaggio del Long Covid, che aveva reso la sua vita completamente insipida e inodore. «Poi un bel giorno rientro a casa, mi siedo a tavola, arrotolo nella forchetta gli spaghetti alla carbonara». Li addenta con noia, convinto che il palato li avrebbe liquidati con la solita totale indifferenza. E invece... «E invece ho sentito il sapore. Era la prima volta, dopo un anno, che provavo il gusto del cibo. All’inizio mi è venuto una specie di attacco di panico. Senza dire nulla mi sono alzato e sono corso in cucina. Ho preso un pizzico di sale, e me lo sono messo sulla lingua. Ho sentito il sapore forte e chiaro. Allora, per togliere ogni dubbio, ho fatto la prova con lo zucchero. Era buonissimo. A quel punto mi sono commosso, e ho cominciato a piangere come uno scemo».

Dopodiché, per favorire una rapida guarigione, così come ogni medico consiglierebbe, è andato in un pub e ha ordinato un bel boccale di birra. E gli si è riaperto un mondo di sapori. «La cosa strana è che me li ricordavo. Però ogni volta che mangiavo o bevevo, era come se in bocca avessi il nulla. All’inizio è una sensazione stranissima, perché tu ti aspetti di percepire quel sapore nel preciso momento in cui stringi i denti, e invece è lo zero sensoriale. Mi ricordo che provavo a mettermi in bocca le cose con i sapori più intensi: tipo il miele, le fragole, il limone, addirittura il peperoncino. Niente di niente, come sempre tutto sapeva di cartone».

Il Long Covid, oltre a cancellare il gusto e l’olfatto, aveva innescato un altro cortocircuito: «Avevo delle allucinazioni olfattive: improvvisamente sentivo degli odori terribili. Dicevo a mia moglie: che puzza, la senti anche tu, vero? E lei mi guardava stupefatta. Oppure percepivo odori dolciastri, nauseanti, che però erano solo dentro la mia testa». I medici dicevano di avere pazienza, perché l’onda lunga del Covid si dissipa lentamente. «Ed è stato proprio così, di punto in bianco. Come se qualcuno 14 mesi prima avesse spento un interruttore, e dopo improvvisamente riacceso tutto. I sapori non li ho sentiti gradualmente, ma di botto, come se la normalità fosse ritornata da un momento all’altro. Il cervello è una delle cose più misteriose dell’universo, nel bene e nel male». Senza però tralasciare i poteri straordinari della carbonara. (lu.so.)

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