«Sa die de sa Sardigna, un mausoleo a Bono per ricordare gli eroi sardi»
La proposta del Circolo “Sardegna” di Monza, Concorezzo e Vimercate: «Chiediamo un contributo di due euro ad ogni turista che arriva nell’isola»
Monza «È sempre un piacere ricordare i vespri sardi e i loro eroi, come Giomaria Angioy». È Salvatore Carta, presidente del Circolo culturale “Sardegna” di Monza, Concorezzo e Vimercate a parlare dopo le ultime iniziative del sodalizio degli emigrati. Le celebrazioni del 28 aprile, Sa die de sa Sardigna, sono l’occasione per rendere omaggio ai rivoluzionari sardi «ma soprattutto ci sembra giusto chiedere alla Regione Sardegna di volerli onorare con un Mausoleo casa-ricordo a Bono, ristrutturando la casa del canonico don Salvatore Frassu di Bono, esule a Parigi anche lui con Angioy e don Michele Obino di Santulussurgiu, in provincia di Oristano».
La Regione ha già stanziato un milione di euro, «ma ne occorrerebbero tre, di milioni di euro, come annunciato dal sindaco di Bono in un convegno di Sassari». Da qui l’impegno del Circolo “Sardegna” per perorare la causa. «Si potrebbero recuperare queste somme – propone Carta in una lettera aperta alla presidente della Regione Alessandra Todde –, creando un fondo dal contributo di due euro per ogni turista che viene in Sardegna, facendo pagare due euro in più a persona per ogni biglietto navale o aereo, con due milioni di turisti all’anno ci sarebbero già quattro milioni di euro all'anno e oltre a realizzare il mausoleo a Bono, si potrebbe utilizzare la somma restante per recuperare monumenti, nuraghi ecc… ». La stessa missiva è stata inviata al presidente del consiglio regionale della Sardegna Piero Comandini, a tutti i consiglieri regionali e all’intera giunta Todde.