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Sanità, la presidente Todde tende la mano agli alleati: vertice di maggioranza

Sanità, la presidente Todde tende la mano agli alleati: vertice di maggioranza

Un gesto distensivo che sia il Pd che gli altri partiti del Campo largo stavano aspettando

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Cagliari È il gesto distensivo che il Pd, e sotto sotto anche i partiti della coalizione si aspettavano. Non è tanto importante la data, per adesso fissata al 29 maggio, ma suscettibile di cambiamenti all’ultimo minuto, quanto il passaggio compiuto. La presidente, che nel passato si era espressa contro i “riti” dei vertici politici, ha dovuto prendere atto che la richiesta non poteva essere disattesa e ha rilanciato: sì al vertice di maggioranza dove si discuterà di sanità. Un vertice politico, dove, formalmente non ci sono nomine sul tavolo, ma si cercherà di definire la cornice dei prossimi atti della giunta. Tutto ciò in attesa della fissazione dell’udienza davanti alla Corte Costituzionale del ricorso del governo contro la legge di riordino del sistema sanitario, prevista dopo l’estate.

Sul tavolo gli indirizzi che l’assessore regionale alla sanità Bartolazzi dovrà dare ai commissari di Asl e aziende e che questi dovranno tradurre in atti sin dalle prossime settimane. Per le nomine dei direttori sanitari e amministrativi, e in qualche caso anche del direttore dei servizi socio-sanitari, c’è tempo. La legge prevede che queste scelte vengano fatte entro 45 giorni dall’assunzione degli incarichi da parte dei commissari. Il 20 giugno sarà il termine ultimo, ma a questa data non si arriverà. Realistico credere che le scelte, in tutta l’isola avverranno entro i primi del mese. La scelta della maggioranza di fissare un vertice politico sulla sanità trova come replica l’ironia da parte di Fdi. «A due mesi dall’approvazione della riformina l’operatività delle aziende sanitarie è ancora bloccata. Suggeriamo ai commissari – dichiarano il capogruppo Paolo Truzzu e il suo collega di partito Corrado Meloni – di nominare subito, e comunque prima della riunione di maggioranza, i direttori sanitari e amministrativi, anche per evitare di incorrere negli stessi problemi avuti anni fa da Sandra Lonardo Mastella, allora presidente del Consiglio regionale della Campania, in riferimento a presunte pressioni sul direttore generale di un'azienda ospedaliera campana per alcune nomine». Un precedente che non porterà i partecipanti della riunione e imbarcarsi in un pericoloso gioco di risiko.

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