La Nuova Sardegna

Tour del Mediterraneo

Sul Vespucci la prima messa di monsignor Saba come Ordinario Militare per l’Italia

Sul Vespucci la prima messa di monsignor Saba come Ordinario Militare per l’Italia

Cagliari, alla celebrazione a bordo hanno partecipato le principali autorità politiche, militari e religiose della Sardegna

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Cagliari Una celebrazione solenne e carica di significato si è svolta ieri, 21 maggio, a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, ormeggiata nel porto di Cagliari in occasione della 14ª tappa del “Tour del Mediterraneo dell'Unità”. Proprio sul ponte della storica imbarcazione della Marina Militare, monsignor Gian Franco Saba, Ordinario Militare per l’Italia, ha presieduto la sua prima messa in veste di Pastore spirituale delle Forze Armate italiane.

La liturgia ha rappresentato un momento di forte impatto simbolico e spirituale, svolgendosi su una delle navi più iconiche della Marina. Alla celebrazione hanno partecipato le principali autorità politiche, militari e religiose della Sardegna, a testimonianza della stretta collaborazione tra istituzioni civili e militari. Durante l’omelia, monsignor Saba ha offerto una riflessione sul senso del viaggio, della fede e della comunità: «La cultura dell’incontro, dell’accoglienza, il profondo rapporto con l’esperienza del viaggio della Vespucci ci parlano di vita. [...] Tre sono le modalità di questo viaggio: andare per mare a vele issate, grazie al vento; andare a remi, con la nostra forza; e infine la navigazione che ci insegna Gesù, a bordo di una nave speciale che è la Chiesa. Simbolo di questa navigazione è rappresentato dal legno della Croce, segno del grande amore di Dio.» Al termine della celebrazione, l’Ammiraglio di Divisione Enrico Pacioni, Comandante del Comando Marittimo Autonomo Ovest, ha ringraziato monsignor Saba per aver scelto Cagliari e la nave Vespucci come scenario della sua prima funzione da Ordinario Militare, sottolineando il valore simbolico del gesto: «Un gesto di grande valore simbolico e umano, che rinsalda il legame tra la Marina, la comunità militare e quella civile, sotto il segno della spiritualità e dell’unità». 

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