La Nuova Sardegna

Trasporti

Due aeroporti ma una sola rotta: Alghero e Olbia insieme decollano

di Giandomenico Mele
Due aeroporti ma una sola rotta: Alghero e Olbia insieme decollano

Geasar e Sogeaal fanno sistema nel Nord Sardegna in attesa della fusione societaria. L’ad Pippobello: «Grandi investimenti nei due scali anche sul numero di voli»

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Olbia In economia si chiama leverage, o effetto leva e più è alto più aumentano i profitti. Più prosaicamente si potrebbe mutuare una celebre frase di uno spot pubblicitario che distorceva lo slogan “due è meglio di uno”. Certamente si può definire un successo la sinergia operativa tra gli aeroporti di Olbia ed Alghero. Non è un caso che le informazioni arrivino da Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar e Sogeaal, le due società di gestione degli scali del nord Sardegna. Perché di un vero e proprio sistema si tratta e l’effetto leva questa volta si sposta sugli investimenti, che segnano una vera rivoluzione nel sistema aeroportuale sardo. Partiamo da Olbia.

«Vogliamo continuare a investire, a Olbia abbiamo in programma nei prossimi cinque anni 100 milioni di investimenti – rivela Pippobello - Saranno indirizzati su due canali: il primo sarà quello della capacità aeroportuale, lo scalo di Olbia ha un traffico che aumenta in maniera considerevole e abbiamo un problema di capacità nel comparto parcheggi aeromobili e aerostazione. Abbiamo già avuto le autorizzazioni per i lavori, che penso riusciremo ad appaltare entro la fine dell’anno». Si lavorerà sulla capacità delle aree in pista, per incrementare il numero di voli. L’aeroporto di Olbia ha un limite di 28 movimenti all’ora nel picco della stagione, per incrementare il traffico si prevede di arrivare nei prossimi 5 anni a 32 movimenti ora e raggiungere i 36 negli anni successivi. Il capitolo Olbia va a braccetto con Alghero.

Il sistema aeroportuale del nord Sardegna lavora già in sinergia. «Il sistema del nord Sardegna, composto dai due aeroporti di Olbia e Alghero, è una realtà di fatto. Giornalmente ci sono manager e operatori dell’aeroporto di Olbia che vanno ad Alghero e viceversa, è una fusione operativa di fatto che ha portato grandi benefici – sottolinea Pippobello-. Stiamo facendo degli interventi ad Alghero, sia sull’aerostazione che sulla viabilità, per un totale di 7,5 milioni di euro. Abbiamo incrementato i volumi di traffico, scongiurando una possibile uscita del vettore Ryanair, arginando il pericolo con la forza del sistema e la sinergia su Olbia, riuscendo ad aumentare il traffico anche su Alghero. Abbiamo portato anche una porzione di Aviazione generale su Alghero, quindi i voli privati, con un grande beneficio, non solo economico, ma soprattutto posizionando il Riviera del Corallo come destinazione che fornisce servizi di qualità. Abbiamo inaugurato due giorni fa la nuova area partenze, che è molto moderna e credo che a livello di qualità sia addirittura migliore di quella di Olbia e abbiamo aperto una sala vip che ospita persone che vogliono aspettare il proprio volo in relax. I primi risultati sono buoni».

La strategia di sinergia paga, al di là delle resistenze di chi rema contro un progetto che porta benefici ai rispettivi territori e che punta alla creazione di un sistema aeroportuale unico, con vantaggi futuri ancorati però nel presente e negli straordinari risultati già ottenuti soprattutto da Alghero, partito da una posizione di debolezza e Olbia, che viaggia decisa verso il superamento del traguardo storico dei 4 milioni di passeggeri. «Avremmo voluto fare una fusione societaria, cosa che sarebbe assolutamente positiva per il sistema aeroportuale del nord Sardegna, ma per il momento ce l’hanno impedito – prosegue il manager Geasar e Sogeaal -. Non siamo riusciti ancora a farla, ma ci siamo attrezzati e abbiamo realizzato una fusione di fatto, una fusione operativa, con la quale abbiamo messo insieme le due strutture». Il futuro dei due scali passa anche per il miglioramento delle condizioni di viaggio. «Sperimenteremo l’utilizzo di tecniche che consentono di seguire il passeggero e di non utilizzare documenti cartacei, arrivando a quello che si chiama “seamless journey, il viaggio senza ostacoli, attraverso l’uso della tecnologia biometrica. Investiremo molto anche in questo settore, all’interno dei 100 milioni complessivi».

C’è poi la scommessa della manutenzione aeronautica, con l’utilizzo degli hangar, soprattutto legata agli aeromobili privati, grazie all’accordo con Atitech. In più l’investimento sul capitale umano, dando molta importanza al personale sardo, con formazione continua, circa 80 ore all’anno per ogni dipendente e valorizzando le risorse interne, con specifici percorsi di carriera». 

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