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Viaggia veloce la distribuzione farmaci, affari da 350 milioni

di Paolo Ardovino
Viaggia veloce la distribuzione farmaci, affari da 350 milioni

Si è sviluppato un modello sardo efficiente

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Dalla fotografia inerente al settore del commercio, filtrata da ingrosso di generi alimentari e supermercati e ipermercati, la nuova frontiera degli affari è indicata da una croce verde al neon. La distribuzione di prodotti farmaceutici e medicinali è un cuore pulsante che cresce di anno in anno e vale almeno 350 milioni di euro l’anno. Questo è quello che rappresentano, nero su bianco, i tre principali player dell’isola. Difarma (147 milioni di euro secondo il fatturato del 2023), Unifarm (118 milioni), S.i.m.a. (80 milioni).

Difarma nasce in Sardegna nel 1984, inizialmente dall'idea di 28 farmacisti. Le partnership con Comifar e Phoenix hanno allargato il raggio d'azione, oggi ha creato nell'isola un network con 200 soci, che conta 95 dipendenti e serve più di 600 clienti, percorre 11 chilometri al giorno e consegna ordini da nord a sud. Alla sede principale di Sassari, infatti, si è aggiunto un hub a Cagliari.

Unifarm Sardegna nasce nel 2012 dalla volontà dei farmacisti soci di Unifarm e di Cosafaca, con l’obiettivo di coniugare il bagaglio della cooperativa sarda operante fin dal 1944, anno della sua fondazione, e lo spirito d’innovazione del gruppo Unifarm. Si tratta di una realtà che vede la luce nel 1970 in Trentino-Alto Adige. La necessità di alcuni farmacisti è quella di creare un sistema indipendente, che negli anni si è allargato a Veneto, Liguria e, appunto, Sardegna. La rete di distribuzione, con sede a Sestu, conta novanta dipendenti e arriva a servire, secondo i dati pubblicati dal gruppo, circa 700 clienti tra farmacie e parafarmacie. Uno sforzo che si traduce in 10.500 chilometri percorsi ogni giorno.

Le origini di S.i.m.a., terzo soggetto principale nell'isola, risalgono al 1952. La partnership con il gruppo Wba ha aumentato il raggio d'azione: oggi l'azienda, composta da 80 soci farmacisti, ha un raggio d'azione regionale, circa 60 dipendenti, serve oltre 300 farmacie ed effettua qualcosa come mille consegne al giorno e depositi a Cagliari e Nuoro. Si tratta di tre realtà per azioni, che grazie allo sviluppo che hanno avuto in maniera autonoma ma anche dato da dinamiche concorrenziali, stanno velocizzando e rendendo più efficiente il sistema di reperimento di medicinali in Sardegna. Dalla cura della salute alla cura dell’igiene e della bellezza: tra le prime imprese isolane nel commercio trova spazio anche Quattro srl, sede a Sanluri, tradotto Saponi e Profumi e JeSuis profumerie. Nel 2023, l’acquisto della storica azienda campidanese da parte di Bubbles BidCo e il passaggio dei vecchi punti vendita all’insegna Acqua e Sapone. Fatturato da 87 milioni di euro e una rete di dipendenti – la più ampia nel settore – con 327 persone. Come mole di affari, comunque, nell’isola non c’è storia.

Domina la distribuzione di prodotti petroliferi e di combustibili, e qui è leader la Ivi petrolifera che dallo stabilimento di Santa Giusta opera nella lavorazione, nello stoccaggio e appunto nella distribuzione di prodotti chimici e petroliferi. Tra grandi imprese e piccole realtà, seppur in flessione per le oscillazioni del mercato energetico di questi anni, il mercato conta nell’isola almeno quindici soggetti. A seguire, la vendita al dettaglio di carburante – si legga quindi i rifornitori – e, tra i settori, il commercio di materiali da costruzione, ceramiche e piastrelle.

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