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Attivista sardo fermato in Egitto: partecipava alla marcia per la Palestina

Attivista sardo fermato in Egitto: partecipava alla marcia per la Palestina

Il giovane cagliaritano fa parte della delegazione italiana della Global March to Gaza

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Torino Dovevano unirsi alla carovana internazionale diretta a Rafah, ma sono stati bloccati in Egitto. Andrea Usala, 25 anni, cagliaritano, e Vittoria Antonioli Arduini, 21, entrambi studenti della Scuola Holden di Torino, sono stati fermati dalle autorità egiziane all’aeroporto del Cairo poco dopo l’arrivo, nella notte tra l’11 e il 12 giugno. I due facevano parte della delegazione italiana della Global March to Gaza, la marcia internazionale in solidarietà con la popolazione palestinese.

Vittoria è già stata avviata al rimpatrio, mentre Andrea è ancora trattenuto in aeroporto, in condizioni che lui stesso ha definito precarie.  Dal presidio in piazza Castello alla marcia in Egitto Usala e Antonioli Arduini sono volti noti del presidio permanente Pro Gaza a Torino, iniziato il 19 maggio. Da allora, con un gruppo di universitari, occupavano piazza Castello con le tende, partecipando a manifestazioni quotidiane anche in piazza San Carlo. Una presenza continua per chiedere giustizia per Gaza e denunciare quella che definiscono "una pulizia etnica in corso nella Striscia".

La loro partenza per l’Egitto era stata annunciata come un’estensione della protesta su scala internazionale. Oltre 15 italiani fermati Secondo fonti del movimento Global March to Gaza Italia, sarebbero oltre 15 i cittadini italiani fermati all’arrivo nella capitale egiziana. «Tutte le persone arrivate dall'Italia sono state fermate, gli hanno ritirato i documenti e sono state deportate. Molti sono stati rimpatriati nelle scorse ore, altri sono stati caricati su pullman. Si parla di vere e proprie deportazioni, e questo è assolutamente inaccettabile. Abbiamo degli italiani che si sono imbarcati e stanno viaggiando in questo momento». A dirlo, in un video su Instagram, è Antonietta Chiodo, portavoce della delegazione italiana della Global March to Gaza. «Tutti gli occidentali vengono rimpatriati e deportati - ha aggiunto -. Chiediamo un'assunzione di responsabilità collettiva in merito a quello che sta accadendo, perché è profondamente inaccettabile la totale violazione del diritto internazionale. Dopo le dichiarazioni del ministro Katz io chiedo a tutti, alla collettività, di prendere una posizione in merito, perché ci sarà un massacro al confine. Stanno portando via occidentali per creare incidenti diplomatici con gli stati che li sostengono, ma noi siamo da parte del popolo palestinese e non ci interessa di quello che pensano gli altri, prendetevi la vostra responsabilità intervenite». 

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