L’assessore Cuccureddu: «Con Vasco a Olbia prende vita il modello di isola della musica»
L’arena scelta ospiterà almeno 50mila persone. Lavori al via in autunno per ospitare il tour del rocker 73enne
Olbia In queste ore è cominciata la migrazione virtuale di massa verso il Blasco fan club. Chi diventa socio avrà due giorni di anticipo per comprare i biglietti, potrà farlo dal 7 luglio. Tutti gli altri dovranno mettersi al computer, o tenere lo smartphone in mano, a partire dalle 12 del 9 luglio. L’annuncio del doppio concerto di Vasco Rossi a Olbia nell’estate 2026 ha scatenato entusiasmo ma anche l’ansia per non perdere l’occasione di assistere allo show. E intanto parte la macchina organizzativa, imponente, verso il 12 e il 13 giugno del prossimo anno. Il sindaco Settimo Nizzi sorride: «La città si farà trovare pronta». Dalla Regione è contento l’assessore al Turismo Franco Cuccureddu: «La Sardegna può accogliere questi grandi eventi e contribuiscono a creare un nuovo modello».
Preparativi Con un anno di anticipo, sono tutti ai blocchi di partenza. In occasione del concerto a Bologna allo stadio Dall’Ara, mercoledì sera, poco prima dell’inizio è comparso l’annuncio ufficiale del “Vasco live 2026”. Cinque città e dieci spettacoli in tutto. Olbia, Ferrara, Udine, Ancona e Bari. Blasco torna nell’isola a distanza di sette anni, l’ultima volta era a Cagliari nel 2019. Il doppio show sardo è organizzato, come il resto del tour, da Live nation. Il coordinamento e la buona riuscita sono affidati a lebonski360 di Salmo, magma events e 360 events. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune. L’Olbia Arena in zona industriale è uno spazio già collaudato, da quattro anni ospita il Red Valley festival, una rassegna di quattro giorni che in pieno agosto porta più di centomila giovani e giovanissimi a cantare sotto al palco. Vasco è la prova finale, una sfida amplificata. L’arena, che ha una capienza massima di 25mila persone per singolo concerto, verrà divisa in due aree. Niente tribune, solo parterre, ma ci sarà l’area pit, cioè una zona delimitata proprio a pochi passi dall’idolo, e indietro i posti unici. I lavori di preparazione dell’area cominceranno prestissimo, già in autunno. Per l’allestimento poi arriveranno almeno cinquanta camion.
La Regione Guarda da lontano e sorride Franco Cuccureddu. L’assessore regionale al Turismo non è sorpreso della mossa di Olbia: «Con il Comune collaboriamo tanto sotto l’aspetto dei grandi eventi. L’arrivo di Vasco dà lo spunto per seguire modelli come quello del Puglia sounds». Punta al progetto della regione pugliese che va a sostegno degli operatori e degli artisti del settore musicale. «Penso alla promozione di un evento come la notte della taranta, ormai identitaria per la Puglia, o dei singoli artisti come i Negramaro, Caparezza». La grande musica che diventa copertina di una regione. Pensa a questo Cuccureddu: «Costruzione di grandi eventi, sponsorizzazioni, attrazione». Sul piano concreto, il cartellone di spettacoli e festival quest’anno ha contato su un contributo dall’assessorato di sei milioni di euro. Anche se ora un modo diretto per dare risorse ai grandi organizzatori non c’è, sostiene Cuccureddu, «possiamo finanziare solo realtà dove non c’è scopo di lucro, che non fanno bigliettazione. Sugli eventi ragioniamo con la normativa comunitaria. Se dovessimo avere una nuova legge potremmo fornire supporto, seppur minimo rispetto alle spese che ci sono». Il vertice del settore turistico sardo va oltre e parla anche di modello Giamaica, «un’isola che viene riconosciuta attraverso la sua musica», allo stesso modo pensa a una Sardegna come isola dei palchi. Olbia fa la sua parte mettendo tutte le carte in tavola. A giugno 2026 Vasco, a luglio sarà uno tra Eros Ramazotti e Zucchero. Ad agosto Notre Dame de Paris e Claudio Baglioni. Nel 2027 si pensa a Ultimo.