Droni e sensori contro gli incendi: maxi simulazione nel Montiferru
Sardegna laboratorio a cielo aperto con tre giorni di esercitazioni per testare i più innovativi sistemi digitali
Cagliari Droni, sensori iper tecnologici e piattaforme 3D per migliorare la gestione degli incendi. La Sardegna diventa un laboratorio a cielo aperto con l’obiettivo di sviluppare e testare nuove tecnologie digitali finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei disastri naturali, in primis dei roghi boschivi. Da stamattina giovedì prossimo, nella zona di Badde Urbara – a Santu Lussurgiu, nel cuore del Montiferru – andrà in scena una maxi-simulazione antincendio nell’ambito del progetto europeo Tema, iniziativa internazionale finanziata dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe con un budget complessivo di oltre 11 milioni di euro.
Prova pilota L’esercitazione – che si svolgerà su un’area già tristemente nota per essere stata colpita dal devastante incendio del luglio 2021 – rappresenta una delle quattro prove pilota previste dal progetto in diverse zone d’Europa, insieme a Germania, Grecia e Finlandia. Nel dettaglio, per tre giorni è in programma la gestione di un incendio controllato sotto la supervisione del Corpo forestale e del personale di Forestas. A coordinare le operazioni sarà la direzione generale della Protezione civile della Sardegna affiancata dai partner tecnici europei ( Engineering ingegneria informatica, Tecnosylva e Università di Messina) e dal Sistema regionale antincendio composto da vigili del fuoco, Forestas, Corpo forestale, Protezione civile e volontari. Progetto strategico Si tratta di un appuntamento di rilevanza strategica per l’isola, che sarà così al centro di una sperimentazione di tecnologie digitali di ultima generazione progettate per migliorare il coordinamento, il processo decisionale e la rapidità di risposta nelle situazioni di emergenza ambientale.
«Il progetto Tema – spiega l’assessora regionale all’Ambiente, Rosanna Laconi, che ieri 15 giugno a Cagliari ha illustrato l’iniziativa alla stampa – è fondamentale perché ci consente di mettere alla prova l’intera macchina antincendio della Sardegna, utilizzando strumenti tecnologicamente avanzati per migliorare la previsione, la mappatura e l’intervento nelle emergenze ambientali».
Tecnologie in campo Tra le tecnologie in campo ci saranno droni equipaggiati con sensori a infrarossi e sensori del vento, sistemi per l’analisi in tempo reale dei social media geolocalizzati e una piattaforma di visualizzazione 3D (SmartDesk) per supportare il processo decisionale nelle sale operative locali e regionali. «L’obiettivo è quello di testare il flusso informativo, l’efficacia del coordinamento e l’affidabilità degli strumenti sviluppati da Tema», sottolineano il direttore della Protezione civile Mauro Merella e il direttore del Corpo Forestale Gianluca Cocco. Il progetto punta anche a migliorare l’accesso ai dati georeferenziati e situazionali in tempo reale, rafforzare la previsione del comportamento del fuoco nelle aree urbane e rurali, e a individuare eventuali criticità nella gestione congiunta delle emergenze.
Guardia alta «Non possiamo permetterci di abbassare la guardia – conclude l’assessora Laconi –, i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più frequenti e violenti i fenomeni estremi. Dobbiamo investire nella prevenzione, nella formazione e nelle tecnologie, così da poter contare su strumenti sempre più affidabili e su personale preparato a gestire emergenze complesse e dinamiche».