Mascia: «Basta divisioni, Platamona è la spiaggia dei sassaresi»
Il sindaco del capoluogo sulle tariffe parcheggi differenziate: «Facciamo un consorzio, no ai campanilismi»
Sassari «Dobbiamo superare determinate divisioni e fare ragionamenti di più vasta portata, andando oltre i campanilismi che hanno finora limitato lo sviluppo turistico del Nord Ovest e di Platamona, che può e deve diventare centrale per il rilancio e la crescita del nostro territorio». Il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia cerca di evitare la polemica diretta con il suo omologo di Sorso Fabrizio Demelas. Preferendo tirare fuori dai cassetti un vecchio sogno e i progetti in corsi: «Dobbiamo riprendere in mano il progetto del Consorzio di Platamona – dice – di cui si parlava già vent’anni fa tra Sassari, Porto Torres e Sorso, coinvolgendo magari anche Stintino e la Città metropolitana». E poi: «Stiamo sistemando finalmente la Rotonda. Noi abbiamo un tratto piccolo con diversi parcheggi liberi, ma non bastano. E per questo stiamo ragionando con i privati per trovare soluzioni immediate, già per questa stagione. L’auspicio è che già la prossima settimana ci sia un incontro per iniziare a condividere le idee». Sulle nuove strisce blu però una stoccata è d’obbligo: «Se per una volta è lecita una battuta faccio notare che, per parcheggiare a Sassari i residenti pagano quanto tutti gli altri. Comunque, se i soldi dei parcheggi lungo tutto il litorale servono per finanziare interventi sulla viabilità, il decoro e i servizi dell’area costiera ben vengano, purché il costo sia accessibile e non mortifichi la caratteristica del nostro litorale, che è la spiaggia di tutti». Il punto dolente resta lo sconto residenti: «Platamona è la spiaggia dei sassaresi e la maggior parte delle persone che la frequentano è di Sassari. Posso capire che chi arriva da fuori sia chiamato a sobbarcarsi un costo maggiore per dei servizi resi necessari dall’aumento stagionale della popolazione, altrimenti non sostenibili, ma i sassaresi a Platamona non vengono da fuori, è la loro spiaggia e non si può non tenerne conto, a maggior ragione ragionando nella prospettiva della città metropolitana». (g.bua)