Addio a Carrefour, a rischio 400 posti di lavoro in Sardegna
Il colosso francese ha i conti in rosso. Ardau (UIL): «Siamo preoccupati, storia già vissuta con Auchan»
Sassari Le voci si rincorrono per mezza Europa. I primi titoli sono comparsi sulla stampa tedesca, poi via Francia sono arrivati nel nostro Paese: Carrefour sembra pronta ad abbandonare l’Italia. Niente di ufficiale, ma per molti addetti ai lavori il crollo del colosso francese della grande distribuzione organizzata è ormai certo. L’eco di una débâcle del genere arriva fino all’isola. In Sardegna, fanno sapere dai sindacati, se lo scenario è confermato sono a rischio circa 400 posti di lavoro almeno. Sono quelli di chi ogni giorno manda avanti gli ipermercati di Sassari, Quartu Sant’Elena e San Sperate.
«Una posizione ufficiale»
Nel quinquennio che va dal 2019 al 2023 ha registrato un passivo di 874 milioni di euro, «un record assoluto che fa di Carrefour il grande malato della gdo in Italia», ne scrive così Milano Finanza. Sul futuro restano molte incognite, la catena potrebbe vendere alla concorrenza – le voci autorevoli del settore danno in prima fila Lidl ed Esselunga – o spegnere del tutto le insegne.
«Per ora non c’è nessuna notizia ufficiale e, nell’ultimo incontro ottenuto qualche giorno fa, la delegazione aziendale ha smentito – spiega Cristiano Ardau, segretario regionale della Uiltucs –. Comunque è stato necessario come segreteria nazionale mandare una richiesta di chiarimenti, sia a Carrefour Italia che Francia. Abbiamo bisogno di avere posizioni ufficiali». Altrimenti, si legge nella lettera inviata dalle sigle nazionali di Uil, Cisl e Cgil, «saremo costretti ad attivarci in tutte le sedi opportune e attraverso tutte le azioni utili, in rappresentanza e a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori». Ardau precisa che «per ora sono supposizioni» ma la preoccupazione è che possa trattarsi di un altro tracollo sulla scia dell’Auchan nel 2019, con chiusure e tantissimi lavoratori da ricollocare. Sembra una storia già vissuta. «L’ultimo bilancio di Carrefour non chiuderà in positivo. Vendita ad altri player? Nessuno potrà comprare interamente gli ipermercati, lo vieta l’antitrust, e ormai sono una formula anacronistica: spazi enormi che oggi invece, chi potrebbe subentrare, dovrebbe dividere e cambiare», riflette Ardau. Un gigante come Carrefour, l’unico nel suo genere ancora in piedi, potrebbe svanire. «Il commercio è cambiato, va verso i negozi di prossimità e tantissimo dei settori non food viene acquistato online».
Nell’isola
In Sardegna il drastico cambiamento – o la chiusura totale – metterebbe fine alle storie dei tre grandi iper. Quello di Sassari, dove attualmente risultano occupate almeno 90 persone, quello di San Sperate, con 60 lavoratori, e il più grande a Quartu, dov’è in ballo il futuro di 212 teste.
In caso di addio, resta da capire se ad abbassare la saracinesca saranno solo i Carrefour direttamente controllati dal gruppo Gs spa o anche quelli ceduti in franchising. La crisi ha il suo cuore, insanguinato, nei grandi iper, ma market e insegne “express” potrebbero rimanere in vita con nuovo proprietario ma stesso marchio. Proprio questi ultimi, i negozi cioè di quartiere, diffusi in tanti Comuni, sembrano aver tamponato in parte un’emorragia che però adesso è sotto gli occhi di tutti.