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Sassari

Il progetto

Sassari, caccia ai 10mila fantasmi che non pagano Imu e Tari

di Giovanni Bua
Sassari, caccia ai 10mila fantasmi che non pagano Imu e Tari

Piano anti evasione del Comune: banche dati, app e premi ai dipendenti per scovare 4 milioni

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Sassari Il Comune rilancia il piano contro l’evasione tributaria, puntando per il 2025 a recuperare un gettito evaso Imu e Tari pari a oltre 4 milioni di euro, di cui oltre 200mila verranno reinvestiti per migliorare i servizi degli uffici e incentivare i dipendenti. Di questi, il 90% andrà al personale coinvolto nelle operazioni di accertamento, mentre il 10% servirà a potenziare gli strumenti informatici, la formazione e l’efficienza della macchina comunale.

È quanto prevede il “Progetto di recupero evasione Imu e Tari e di potenziamento della capacità operativa, dell’efficienza e dell’efficacia degli uffici tributari – Annualità 2025”, presentato dall’assessore Giuseppe Masala e approvato in giunta.

Un’operazione ambiziosa che mette insieme contrasto all’illegalità e innovazione tecnologica, con l’obiettivo di restituire equità fiscale e migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazione. L’iniziativa, collegata agli incentivi previsti dalla legge 145/2018, punta non solo ad aumentare le entrate comunali, ma anche a contenere la pressione fiscale grazie all’ampliamento della platea dei contribuenti.

Tra le novità più rilevanti spicca l’adozione di strumenti digitali sempre più avanzati: avvisi di pagamento Tari via app IO, portale multiservizi per consultare la propria posizione tributaria e prenotazione online allo sportello. Strumenti che semplificano la vita ai cittadini, evitando file e facilitando l’interazione con l’amministrazione. Il progetto prevede inoltre controlli incrociati su banche dati catastali, anagrafiche, utenze elettriche e gas, per scovare immobili non dichiarati, attività commerciali non registrate e utenze fittizie.

L’obiettivo è stanare gli evasori totali, cioè quei contribuenti mai entrati nei radar del Comune, e ridurre gli insoluti di chi ha ricevuto gli avvisi ma non ha pagato. La parte più sperimentale del piano riguarda l’Imu, per cui si testerà l’uso della nuova piattaforma nazionale Send per la notifica massiva degli avvisi. Un’iniziativa che interesserà soprattutto soggetti con partita Iva, selezionati tramite l’incrocio dei dati catastali.

I numeri parlano chiaro: si prevede l’emissione di almeno 10.000 nuovi accertamenti Tari riferiti all’annualità 2023 e l’invio di 1.000 accertamenti Imu. Sono previsti 2.000 nuovi iscritti nella banca dati Tari, grazie anche al lavoro di indagine dei vigili accertatori e all’analisi delle locazioni non dichiarate.

A beneficiare dei fondi anche i dipendenti coinvolti: 23 lavoratori con attività prevalente nel progetto riceveranno il 65% del fondo incentivante, mentre il restante verrà distribuito tra altri 10 addetti con ruoli più marginali ma comunque coinvolti nel processo. Ogni quota sarà definita in base all’effettivo impegno e alla valutazione finale da parte del Nucleo di Valutazione. Secondo l’amministrazione comunale, si tratta di una strategia non solo di recupero fiscale ma anche di giustizia sociale, che permette all’Ente di migliorare i propri servizi, incentivare il personale e rispettare i cittadini che pagano regolarmente.

Il Comune prevede anche corsi di formazione in house per i dipendenti, nuovi software per migliorare la qualità delle banche dati e l’acquisto di strumenti tecnologici come scanner multifunzione per digitalizzare la documentazione. Un piano articolato, che punta a trasformare il contrasto all’evasione in un’opportunità di crescita.

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