La Nuova Sardegna

La testimonianza

Il racconto di Riccardo, fuorisede: «Se non mi ospitasse la mia famiglia non tornerei a casa»

Il racconto di Riccardo, fuorisede: «Se non mi ospitasse la mia famiglia non tornerei a casa»

Il giovane sardo vive a Milano per lavoro: «I costi dei trasporti negli ultimi anni si sono impennati come non mai»

3 MINUTI DI LETTURA





«Lavoro a Milano da poco più di 3 anni, dopo essere stato comunque a lungo uno studente fuori sede. Il rientro di anno in anno è sempre stato difficoltoso. Finché si trattava di prendere un aereo ci si organizzava per tempo (mesi prima) per trovare le disponibilità e con la continuità territoriale ci si sentiva agevolati almeno sui prezzi e sul bagaglio in stiva. Da quando, per esigenze personali, son costretto a prendere il traghetto per portare con me la macchina, però, la situazione è diventata ingestibile. I costi negli ultimi anni si sono impennati come non mai, considerando che 4/5 anni fa per la tratta Genova-Porto Torres si pagava, quando era cara, sui 250€ andata e ritorno con la macchina e a volte anche con la cabina compresa. L’estate scorsa, posticipando il rientro con la macchina a settembre per abbassare i costi, A/R era sui 460€ con cabina. Quest’ultima non è più una scelta scontata che si può detrarre perché da quando il gruppo è diventato Moby-Tirrenia, sono le navi Moby a percorrere la tratta e queste non hanno spazi dedicati al passaggio ponte, ciò comporta prendere la cabina o dormire sotto le scale o sulle poltroncine del bar. Quest’anno, ringraziando un lavoro che mi consente di poter gestire i miei doveri in modalità smart, ho dovuto prenotare il traghetto partendo a fine luglio per poi tornare i primi di settembre, il tutto per poco meno di 500€ con macchina e cabina inclusi. Sentirsi presi in giro è dir poco, cambiando dalla modalità non residente a residente lo sconto era di appena 30/40€ su tutto il viaggio. Richiedono che la macchina sia di un residente o meno, ma ciò non comporta diminuzioni nel prezzo per cui ringrazio che la mia sia almeno del formato più piccolo. Il tutto considerando che si consiglia sempre di portarsi cibo e bevande perché a bordo questi scarseggiano, sono di qualità bassa e molto costosi. Si consiglia anche di prendersi la mattinata dell’arrivo libera perché il ritardo abbondante è sempre compreso nella tariffa, insieme alla sveglia alle 6 prima di attraccare alle 10. Tutto ciò è sconcertante anche perché provare con altre rotte non ha comunque convenienza, fatto salvo per chi ha agevolazioni lavorative almeno su autostrada e carburante. Parlo per esperienza di un amico che, lavorando nel settore vendite della sua azienda, ha benzina e caselli sempre pagati con auto aziendale e può andare ad imbarcarsi da Civitavecchia (partendo da Milano) per recarsi ad Olbia, con la tratta in assoluto più economica. Da persona rimasta residente in Sardegna rimango molto deluso da tutto ciò. Ho molti amici che, visti i costi elevati dei trasporti già da inizio anno, hanno deciso di optare per altre soluzioni nonostante il desiderio di poter vedere anche solo per la prima volta un paradiso come il nostro. Io stesso comincio a dubitare sulla convenienza di tornare a casa a trovare famiglia e amici che ho lasciato alle spalle per opportunità più grandi che non c’erano sull’isola. Ho anche amici che, avendo spostato la residenza sulla penisola, non possono permettersi in questo periodo (e non solo) di tornare “a casa” perché anche con uno stipendio medio/alto quei soldi non li vuoi spendere quando puoi permetterti di andare in località mai viste. Qui nessuno pretende di poter viaggiare gratis, anzi, è corretto dover pagare il giusto, ma ci vuole anche del contegno. Personalmente, se non avessi la mia famiglia ad ospitarmi non sceglierei la Sardegna per quel poco di settimane di ferie che ho, non potrei proprio permettermelo. Da buon amante della sua terra continuerò a fare questa scelta finché possibile, anche toccando sin troppi risparmi, ma vorrei davvero che chi di dovere si impegni per rendere giustizia e rivedere un sistema che non funziona»

Riccardo Delogu

Primo piano
Il caso

Elicotteri a peso d’oro, appalti decuplicati: così brucia il denaro

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative