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Economia

Dipendenti statali, in arrivo aumenti fino a 1.500 euro per i dirigenti

Dipendenti statali, in arrivo aumenti fino a 1.500 euro per i dirigenti

Ecco tutte le cifre in base alla fascia e a al tipo di incarico contenute nella bozza del nuovo contratto

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Aumenti in busta paga fino a 1.528 euro lordi al mese per i dirigenti della Pubblica amministrazione. È quanto prevede la bozza del nuovo contratto collettivo, che dovrebbe essere firmato entro la fine di luglio. L’accordo riguarda circa 6.000 dirigenti statali ed è in fase di definizione tra l’Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e i sindacati. Gli aumenti saranno suddivisi in due voci: una parte “tabellare” fissa e una relativa all’indennità di posizione.

Per i dirigenti di seconda fascia è previsto un aumento medio di 308 euro lordi mensili, che sale a 500 euro per quelli di prima fascia. I dirigenti medici potranno arrivare a incrementi mensili fino a 1.528 euro lordi, a seconda della responsabilità dell’incarico. Nel dettaglio, la quota fissa sarà di 218 euro lordi al mese (270 euro per le prime fasce), mentre l’indennità di posizione varierà da 90 a 1.311 euro, in base alla tipologia di incarico. Ai dirigenti con incarichi semplici spettano 459 euro in più, mentre quelli con funzioni più complesse e specialistiche arriveranno a 782 euro.

Per chi guida una struttura semplice, l’incremento sarà di 1.148 euro, ai quali si aggiungono i 218 euro fissi. Il contratto riguarda il triennio 2022-2024. Gli aumenti per il 2022 e 2023 sono già stati anticipati per legge, mentre quelli previsti dal 1° gennaio 2024 saranno corrisposti con effetto retroattivo. Gli arretrati andranno da 4.000 a 5.000 euro per la dirigenza amministrativa, fino a superare i 30.500 euro per i dirigenti medici apicali. Il prossimo incontro è fissato per il 29 luglio.

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