Allarme Overtourism, ma per i sardi è un’opportunità: più lavoro e più concerti
Il turismo è visto come motore dell’isola, anche se aumentano i rifiuti e i prezzi delle case
Cagliari Cagliari non è Rimini, regina dell’estate, Olbia non è Venezia, la meta più sognata. Ma anche in Sardegna l’overtourism fa schizzare in alto le presenze. E pure nelle piccole borgate marine “gli abitanti” si moltiplicano con conseguenze, soprattutto, sulla produzione di rifiuti. Ma anche, dicono i cittadini, i prezzi degli affitti.
Nella l’isola, così come avviene per la penisola, il turista sempre di più ha fame di bellezze naturalistiche, buon cibo, archeologia e cultura da vivere lentamente. Con vacanze, sempre di più, all’insegna di silenzio e paesaggi mozzafiato, come la costa e l’entroterra sardo sanno offrire.
Dal nord al sud le meraviglie architettoniche, artistiche, paesaggistiche e le peculiarità culturali catalizzano la domanda, spesso last minute. Così anche i piccoli paesi da poche centinaia di anime, si trasformano in borghi animati da migliaia di persone che affollano spiagge, locali e case (solitamente disabitate d’inverno). E quando il turismo registra numeri da capogiro, l’onda dell’esasperazione travolge i residenti.
Overtourism, Cagliari come detto non è Rimini (nella foto). Ma il fenomeno è conosciuto, per esempio, da 1 cittadino su 2 (il 50%), in un contesto in cui il turismo è comunque percepito come un’opportunità economica di valore per il territorio dal 73% dei cagliaritani.
Questo è quanto rileva la nuova ricerca1 di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, sulle opinioni dei cagliaritani in merito alle opportunità e alle problematiche legate al turismo. Solo il 18% dei cittadini nel capoluogo dell’isola ritiene che la città sia interessata dal fenomeno dell’overtourism e, tra questi, la percezione avviene principalmente nel periodo estivo (75%). Un dato che va a contrapporsi alla percezione nelle grandi città d’arte italiane, come Milano (33%), Roma (48%) e Firenze (59%), che peraltro vedono in ogni stagione un eccessivo afflusso di turisti.
Il turismo motore dell’isola: Cagliari è la città in Italia che lo vede maggiormente come un’opportunità economica. A Cagliari il turismo rappresenta, per la maggioranza dei cittadini (73%), una vera e propria opportunità economica, mentre solo il 6 % ritiene che sia soprattutto una fonte di problemi. Tra i vantaggi principali legati al turismo locale: la promozione della tradizione e cultura locale (55%), l’aumento dei posti di lavoro (52%) e l’apporto economico dei turisti (50%).
È molto apprezzata la presenza dei turisti anche per la rivitalizzazione del territorio (46%) e per l’organizzazione di eventi e iniziative (40%), oltre che per la possibilità di bonifica e riqualificazione di aree e territori (32%).
Per quanto riguarda gli aspetti negativi del turismo a Cagliari, il problema principale risulta essere il sovraffollamento dei luoghi pubblici (38%), come le spiagge e il centro città, ma anche l’aumento dei rifiuti (35%) e l’aumento del prezzo degli affitti (33%) che, come conseguenza, porta anche a scarsità di alloggi per residenti, studenti e lavoratori (26%).
I cittadini di Cagliari, nel 39% dei casi, ritengono che i flussi turistici si manterranno stabili nei prossimi 1-2 anni, mentre il 30% pensa che siano destinati a crescere ulteriormente. Affitti brevi, per il 37% dei cagliaritani sono un problema, 1 su 2 vorrebbe applicare regole più stringenti.
La gestione dell’overtourism a Cagliari passa per un aumento dei servizi di mobilità e dal miglioramento delle infrastrutture. Ma quali sono le misure che, secondo i cittadini, dovrebbero utilizzare le amministrazioni locali per gestire l’overtourism? Spicca con il 38% l’aumento dei servizi di mobilità, seguito dal miglioramento delle infrastrutture (32%) e dalla promozione di forme di turismo sostenibile (29%) e dalla promozione di incentivi per le attività commerciali locali (29%).