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I conti in tasca

Per una notte in Sardegna la spesa media è 179 euro

Per una notte in Sardegna la spesa media è 179 euro

Extralberghiero Battelli: «Aumento dell’1,8% rispetto al 2024»

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Sassari Dormire una notte in Sardegna costa poco meno di 200 euro. Stando ai numeri di giugno tra le struttura dell’extralberghiero – si va dal singolo letto di una stanza all’appartamento full optional con più camere – la media è di 179 euro a notte. Certo, letta così la cifra fa impressione. Eppure per il numero uno dell’associazione Extra, Maurizio Battelli, il prezzo è stabile. Rispetto al giugno 2024 l’incremento è appena dell’1,8 per cento. E dice di più: «Il numero di notti prenotate sale del 6,1 per cento rispetto a un anno fa». I turisti arrivano e decidono di passare soggiorni più lunghi. Il traino per il settore delle strutture ricettive («il cui fatturato cresce sull’intera isola») è la Gallura. Le sistemazioni nel nord-est fanno girare più economia. C’è grande richiesta, e i gestori di case, affittacamere e b&b in questo lato di isola possono esporre tariffe che in altre zone sarebbero fuori mercato. Invece a tenere cifre popolari è soprattutto la zona del sud Sardegna, che per questo motivo si conferma il bacino più stabile e in qualche modo più vantaggioso per chi ha un budget ristretto ma non vuole privarsi di una vacanza sarda.

La stagione Un tema ricorrente tra chi possiede strutture che mette a disposizione dei turisti è quello delle disdette all’ultimo momento. In piena stagione rischiano di lasciare buchi clamorosi. Ma su questo Battelli è chiaro: «Ogni struttura si gestisce come meglio crede. Se lasci la possibilità di cancellare gratuitamente fino all’ultimo, non hai tutele, ma certamente hai più probabilità di essere appetibile». Insomma, è un gioco degli scacchi a cui ogni operatore si presta e in cui sa che può vincere o perderci.

Il tema del last minute, come rivelato dal rappresentante sardo di Airbnb, d’altronde, è al centro della stagione estiva 2025 nell’isola.

Lo sguardo Chiamato a dare uno sguardo dall’alto sulla cartina della Sardegna, Maurizio Battelli spiega: «La fascia ad alto prezzo è quella che sta andando meglio e che conferma le destinazioni di spicco dell’isola». Chi punta all’élite, sa già di andare incontro a una spesa considerevole e non si tira indietro. «Gli operatori che riescono a tenere dei prezzi alti, lo fanno perché sanno che c’è domanda». Ma ad esclusione di quelle poche località arcinote, è lotta sul filo dell’euro per prenotare la vacanza in una struttura o in un’altra.

Il numero di strutture dedicate al settore ricettivo si aggira sulle 38mila, «di cui 30mila più o meno destinate alla locazione privata».

Quasi due terzi dei posti letto disponibili nell’isola (387mila) appartengono al settore extralberghiero, spiega Battelli. E ogni stagione estiva torna il tema dell’illegalità legata alla registrazione degli alloggi. «Ma ormai il pregiudizio sul “nero” non c’è più. Ormai con portali come Booking e Airbnb è tutto tracciato, non si sfugge». (p.ard.)

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