La Nuova Sardegna

L’intervista

Nuovo cemento a Porto Rotondo: «Così si distrugge il borgo»

di Giandomenico Mele
Nuovo cemento a Porto Rotondo: «Così si distrugge il borgo»

Pietro Lucchini, uno dei progettisti arrivati nel 1968: «Una bestemmia costruire un palazzo di quattro piani davanti a un’opera d’arte di Cascella»

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Porto Rotondo «La considero una bestemmia, non si deve devastare Porto Rotondo. Un conto è fare, ma questo è distruggere». Pietro Lucchini non è uno qualunque a Porto Rotondo. È uno dei progettisti che arrivò qui nel 1968 con Nicolò Donà dalle Rose, capo famiglia della dinastia dei conti veneziani che quasi 60 anni fa ha trasformato, assieme al fratello Luigi, la costa vicino a Olbia in un paradiso delle vacanze.

Consigliere delegato della Tecninvest, il braccio edilizio dei conti Donà dalle Rose, e del porto turistico, da progettista ha contribuito non poco alla realizzazione di Porto Rotondo. L’ingegnere ottantottenne oggi ce l’ha con i circa 20 mila metri cubi di volumetrie, rispetto ai 56 mila previsti in un primo momento, che questo pomeriggio, 30 luglio, dovrebbero essere votati dal consiglio comunale di Olbia con il progetto di completamento del piano particolareggiato degli anni Ottanta, per la costruzione di nuovi edifici.

Pietro Lucchini oggi guarda le volumetrie da un’altra prospettiva, davanti ai metri cubi che non sono aumentati da oltre 30 anni e quei nuovi edifici che andrebbero a toccare soprattutto aree verdi. Cemento al posto di alberi e giardini. Con le lacrime che spesso, nascoste da un po’ di pudore, bagnano i ricordi, ma con estrema lucidità, l’ingegnere parla del passato, ma soprattutto del presente e del futuro. Affacciandosi dal suo balcone con vista sul porto turistico, dove il progetto prevede la costruzione di quattro ville dove ora ci sono aree verdi. «Sono contrario a costruire nelle poche aree verdi che restano, il borgo va difeso, non sono 20 mila metri cubi che arricchiscono, ma rischiano di distruggerla – dice –. È un problema di difesa del territorio. C’è una situazione di disagio. Secondo me il Comune avrà davanti una valanga di persone che faranno denunce e ricorsi».

L’oggetto del contendere si concentra nel grande quadrilatero che circonda di fatto i due simboli del borgo: il teatro Ceroli e la chiesa di San Lorenzo, progettata dallo stesso Ceroli insieme ad Andrea Cascella. Vere e proprie opere d’arte, il cuore pulsante di Porto Rotondo. Dietro il teatro dovrebbero sorgere 40 appartamenti. Le uniche aree disponibili, dove esistono le teoriche volumetrie, si inseriscono in oasi di roccia e ginepri. Via Ceroli e piazza Pietro Barilla, via Belli e via del Molo, con davanti piazza Cascella. Case a appartamenti, oltre a nuove attività commerciali sul lato della Marina. Il punto di vista di Lucchini è che il valore del verde nel contesto urbanistico di Porto Rotondo non valga nessuna ipotetica nuova costruzione. «Qui parliamo di difesa del centro storico, nelle aree retrostanti si è costruito, il Comune farà ciò che vuole, ma questa è la storia di Porto Rotondo, considero una bestemmia che davanti a un’opera d’arte di Cascella ci sia un edificio di quattro piani», dice Lucchini.

La parola d’ordine è difendere quel che resta, come dovere della comunità, per evitare interventi su un ecosistema vulnerabile. Così dietro il teatro sorgerà un condominio di quattro piani. Allo stesso modo, in due aree in via del Molo sono previsti un condominio di quattro piani e un edificio residenziale. Poi un’area di fronte alla passeggiata del porto, dove sono previste quattro ville con piscina, un’area in via della Marina dove sorgeranno un centro commerciale, uffici e residenze. Infine, un’area in via Belli, oggi coperta da macchia mediterranea. «Questo è bosco», si indigna l’ingegnere consultando i fogli, dove con precisione ha tracciato le possibili direzioni edilizie del nuovo piano. Poi si affaccia dal balcone e guarda la Marina. Lì sorgeranno quattro ville con piscina, a pochi metri dalle banchine: «La sete di proprietà immobiliare deve avere dei limiti morali, si deve fermare».

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