Egas, via libera al maxi piano da 5 miliardi per l’acqua: ecco come saranno spesi i soldi
Approvato lo strumento di programmazione che guiderà la gestione del servizio idrico integrato nei prossimi 30 anni
Cagliari L’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna (EGAS) ha approvato il Piano d’ambito 2026-2055, lo strumento di programmazione che guiderà la gestione del servizio idrico integrato, oggi affidato in concessione ad Abbanoa, per i prossimi trent’anni. L'investimento complessivo ipotizzato sarà di circa 5 miliardi di euro. Il Piano prevede una spesa media di circa 166 milioni di euro l’anno, distribuita su tutte le componenti del sistema idrico.
Sono previsti 2,7 miliardi nel trentennio per gli acquedotti; 879 milioni per le condotte di adduzione; 1,3 miliardi per le condotte di distribuzione; 560 milioni per nuovi potabilizzatori; 180 milioni per i serbatoi; 6 milioni per lavori sulle opere idrauliche e le dighe; 144 milioni per la sostituzione progressiva di 800mila contatori; 1,1 miliardo per rifare le fognature; 639 milioni per il rifacimento e la manutenzione straordinaria delle reti urbane; 250 milioni per collettori extraurbani; 215 milioni per impianti di sollevamento; 713 milioni per la depurazione; 706 milioni per l’adeguamento degli impianti di trattamento secondario, e infine 7 milioni per trattamenti avanzati e riuso delle acque reflue.
L'obiettivo principale del Piano, nei prossimi trent’anni sarà ridurre in modo significativo le perdite idriche, che oggi superano il 50%. Verranno inoltre completati gli schemi di adduzione nei territori oggi sprovvisti di un razionale sistema di trasporto e potenziate le interconnessioni per assicurare a tutti i centri abitati una fornitura continua e sicura, anche nei periodi di siccità. La qualità dell’acqua potabile sarà al centro degli interventi, grazie alla costruzione di nuovi impianti di potabilizzazione e all’adeguamento di quelli esistenti con introduzione di sistemi di monitoraggio e di telecontrollo che permetteranno di monitorare in tempo reale l’intera rete. Parallelamente, verranno realizzati impianti di depurazione più moderni ed efficienti, per garantire il rispetto delle normative europee e nazionali, ma anche il riuso sostenibile delle acque reflue per l’agricoltura e l’ambiente. Il Piano economico finanziario nella sua visione prospettica prevede un piano tariffario senza aumenti per gli utenti sino al 2030 e, al momento, con aumenti definiti «moderati e sostenibili»