Ville in Sardegna: «Ora i milionari preferiscono l’entroterra con vista mare»
Francesco Budroni di Maior Capital racconta le nuove tendenze
Sassari La nuova tendenza guarda all’entroterra. Alla villa vista mare, anzi no, sul mare, i ricchi preferiscono le tenute in collina circondate da ettari ed ettari di verde.
«È il modello toscano e provenzale, l’idea di ritagliarsi un rifugio autosufficiente dove potersi produrre dell’olio, del vino, e vivere all’insegna della semplicità». Il cosiddetto lusso della semplicità. A dare le coordinate del mercato immobiliare luxury in Sardegna è Francesco Budroni. È il ceo di Maior Capital, agenzia attiva soprattutto nella costa est dell’isola, e presidente di Italian network realty. Nei territori di piccoli centri come Luogosanto, Sant’Antonio di Gallura, nelle campagne di Budoni o quelle poco fuori la Costa Smeralda, Oschiri e Berchidda ci sono abitazioni di campagna restaurate o pronte a essere ripensate, che si prestano ad accogliere i milionari di tutto il mondo, ville che invertono l’immaginario della residenza di mare.
Chi compra casa
«La casa fronte mare rimane ambita, però la richiesta che ci arriva sempre di più è ridisegnare il cosiddetto lusso». Sono cambiati anche i ricchi, «prima conoscevi bene, per dire, quelle mille famiglie italiane o estere che potevano interessarsi a compravendite del genere, oggi capita di trovarti davanti delle persone sconosciute ma che hanno fatto fortuna magari nell’ambito delle criptovalute, e hanno capitali importanti e pensano a una villa in Sardegna». Le abitazioni di fascia (molto) alta diventano uno status symbol. Due terzi degli acquirenti, spiega da addetto ai lavori. L’agenzia sarda fa parte del più grande network di agenzie indipendenti al mondo, Luxury portfolio international.
«Le provenienze? Tanto dalla Germania, dalla Svizzera, non mancano mai gli americani e si affacciano da queste parti anche gli asiatici. Sono tornati gli arabi, i canadesi».
Più i clienti hanno il portafoglio largo, più la trattativa evita orpelli burocratici, «spesso l’approccio diventa diretto, molto smart – spiega Francesco Budroni –. La visita della casa è la parte minore, può durare giusto un’ora, ciò che cerchiamo è far vivere il territorio. E quindi mostriamo un ristorante, una bottega, una spiaggia nelle vicinanze, le caratteristiche della zona». Poi le formalità vengono sbrigate con lo studio legale, si imbastisce la trattativa e ci si accorda per il closing.
«Conta la posizione»
Le ville più costose si trovano nei territori «storicamente» noti. La Costa Smeralda e Porto Rotondo dominano, lì si va anche a colpi di 40 o 50 milioni di euro. Nel sud Sardegna, verso Villasimius o Pula, si scende a solo – si fa per dire – qualche milioncino. Ora anche nell’hinterland di Olbia è possibile vedersi staccare assegni da 10 o 15 milioni di euro. È una delle zone più battute dall’agenzia di Budroni. Giocano un ruolo fondamentale «la presenza dell’aeroporto privato e il Mater Olbia», osserva.
Da poco Whoopi Goldberg ha venduto la sua villa da 12 milioni di euro a Stintino, una residenza su più strutture da 810 metri quadrati. «Ma ciò che conta di più nel costo di un’abitazione è la posizione – spiega l’agente immobiliare –. Abbiamo venduto ville grandissime a prezzi bassi, il metro quadro non è un valore di riferimento. Puoi vendere delle chicche a cifre importanti perché ben posizionate».