La Nuova Sardegna

Sassari

La lettera

Sassari, il nido che resiste nel centro storico e l’appello di due genitori: non fatelo spegnere

di Giovanni Bua
Sassari, il nido che resiste nel centro storico e l’appello di due genitori: non fatelo spegnere

«Poche iscrizioni per la troppa paura, ma per nostro figlio è stato un posto magico»

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Sassari Un nido di luce che una coppia di genitori ha trovato nel cuore fragile della città. E che rischia di spegnersi.

È emblematica, dolce e coraggiosa la lettera che un papà e una mamma sassaresi hanno inviato al nostro giornale, dedicata al loro bimbo e al suo percorso appena concluso nel nido comunale di via Satta, nel cuore del centro storico.

«Una lettera scritta col cuore – spiega la coppia – per dire grazie. Per provare a restituire qualcosa, raccontando quanto bene abbiamo ricevuto. E per raccontare com’è possibile che, proprio in un luogo segnato da fragilità e paure, cresca ogni giorno un piccolo miracolo fatto di cura, colori, voci e amore».

«Il centro storico non è sempre facile. Ci sono angoli trascurati, segnati dal disagio, dalla solitudine, dallo spaccio, dal degrado – raccontano i genitori –. Ma non sono solo qui: situazioni difficili si incontrano in tante parti della città. Eppure, in mezzo a tutto questo, si apre una porta, e dentro c’è luce. Una luce fatta di bambini che ridono, mani che accolgono, parole che insegnano senza giudicare. È il nostro nido di luce».

Oggi, purtroppo, quel nido rischia di rimanere troppo vuoto. «E non certo – sottolineano i genitori – perché manchino cura, qualità o bellezza. Ma perché molti genitori non lo scelgono. Ma per noi, quel nido è stato un dono prezioso. Lì nostro figlio ha imparato a parlare, a camminare in mezzo agli altri, a chiedere, a ridere, a ballare, e pure a far ballare un candeliere come un suo compagnetto prodigioso, con tanto di cori. Ha sperimentato i colori, l’acqua, la farina, i materiali da toccare e da impastare, ha partecipato a laboratori e attività. Ha vissuto giornate indimenticabili: le feste con i nonni, i laboratori di Natale, le maschere di Carnevale, le giornate aperte alle famiglie, i compleanni suoi e dei suoi amici».

«Ogni giorno è stato una scoperta – continuano –. E tutto questo non sarebbe stato possibile senza le persone: Monica, Francesca, Ilaria, Irene, Paola, Tonia, e tutte le altre operatrici. Che hanno accolto nostro figlio con dolcezza, pazienza, attenzione vera. E la pedagogista, Chiara Pau, stata una guida preziosa e gratuita anche per noi genitori. E poi, la cosa forse più importante: nostro figlio non ha mai visto le differenze come un problema. Ha imparato a stare insieme con bambini di tutte le origini, e a chiamarli “amici”. Ha respirato un’idea di mondo aperta, gentile, piena di voci diverse che si incontrano. Un seme che ci auguriamo porterà con sé per sempre».

«Oggi, nel tempo in cui i nidi privati chiedono rette anche da 500 euro in su – spiegano –, e hanno lunghe liste di attesa, il Nido Comunale di via Satta offre posti disponibili, anche per chi compie 18 mesi entro dicembre 2025, senza bisogno di graduatorie, con rette che partono da soli 20 euro al mese, in base all’Isee, tra l'altro rimborsabili in toto col bonus Inps. Ed è facilmente raggiungibile da tutta la città, con i mezzi pubblici: la linea 8 dell’Atp ferma proprio davanti. Noi ci siamo andati ogni giorno questi ultimi due anni. E ogni giorno siamo tornati a casa convinti di aver fatto la scelta giusta. Per questo vi invitiamo, da genitori: non fermatevi alle apparenze! Non lasciate che la paura decida per voi. Fate un passo in più: visitate il nido, parlate con chi lo vive. E forse, come è successo a noi, scoprirete che dove si semina bellezza, anche in mezzo alle difficoltà, i bambini crescono forti e sereni».

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