La Nuova Sardegna

Il caso

Porto Pino, residence non accetta cittadini israeliani: “Boicottiamo i responsabili di Gaza”

Porto Pino, residence non accetta cittadini israeliani: “Boicottiamo i responsabili di Gaza”

La nota nel sito: “È inumano non sentire il dovere di fare qualcosa che vada oltre a un'indignazione di facciata”

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“Non ospiteremo più cittadini israeliani a meno che non dichiarino apertamente di ripudiare i crimini commessi dal governo israeliano e dal suo esercito”. Questo l'annuncio pubblicato sul sito del residence privato Villa Ebner, struttura che si affaccia sulla spiaggia sarda di Porto Pino. “Sebbene il nostro non sia un sito di informazione, né un organo politico, riteniamo che anche in spazi come questo - aperto a comunità consapevoli della realtà in cui vivono - si debba dar conto di eventi che per gravità non possono essere ignorati”, è specificato nel riquadro che appare nella home del sito. Quanto sta accadendo nella striscia di Gaza, è uno di questi eventi - si legge-. Far morire di fame bambini, donne, uomini non è un atto politico, né tanto meno un legittimo atto di difesa. Lo sterminio sistematico di un popolo con l'intento dichiarato di cancellarlo dalla faccia della terra va considerato un vero e proprio genocidio. E’ inumano non sentire il dovere di fare qualcosa che vada oltre a un'indignazione di facciata”. Per questo motivo, l'annuncio, “non ospiteremo più cittadini israeliani a meno che non dichiarino apertamente di ripudiare i crimini commessi dal governo israeliano e dal suo esercito".

Chiude la comunicazione: "Boicottare i responsabili diretti di quanto sta avvenendo a Gaza, e chi, in silenzio, ne avalla l'operato, è una scelta che ci auguriamo venga condivisa da molti. E’ vero, è meno di una goccia in un oceano, ma necessaria almeno per dare un minimo di senso alla nostra coscienza".

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