Dermatite bovina: 18,2 milioni al comparto
L’erogazione degli aiuti per tutte le misure sarà subordinata alla vaccinazione dei capi presenti negli allevamenti
Cagliari Via libera della Giunta regionale, con una delibera approvata oggi, alle direttive per gli indennizzi agli allevatori che hanno subito danni a causa della dermatite dei bovini. Lo stanziamento complessivo, come da legge è di 18,2 milioni. 1 milione sarà destinato alle imprese operanti nel settore della macellazione e trasformazione delle carni e verrà gestito dall’assessorato dell’Industria mentre 17,2 milioni verranno gestiti dall’Agricoltura, attraverso Laore, a sostegno delle imprese zootecniche destinatarie di ordine di abbattimento forzoso del bestiame o comunque colpite da misure sanitarie restrittive. Le tipologie di indennizzo e le modalità di erogazione sono state elaborate dal Tavolo tecnico regionale.
«Soddisfatto» del lavoro e del confronto con le parti coinvolte l'assessore all'agricoltura Gianfranco Satta: «Tutti hanno contribuito, nel minor tempo possibile, ad avanzare le proposte necessarie a comporre la Delibera approvata. Ringrazio gli allevatori che hanno avuto fiducia nella Regione e che oggi ci consentono di guardare con cauto ottimismo ai mesi futuri».
Due le misure previste. Con la prima, per 500mila euro, si prevede l’erogazione di aiuti in regime “de minimis”, alle imprese sede di focolaio e destinatarie di un ordine di abbattimento. L’aiuto concedibile per ciascuna impresa agricola consiste in un contributo alla ripresa produttiva, una tantum, pari al 10% della produzione lorda standard riferita alla consistenza dell’allevamento bovino rilevato nel 2024 e sarà aggiuntiva rispetto ai ristori a capo elargiti dal Sistema sanitario.
La seconda misura, invece, con una dotazione finanziaria complessiva di 16,7 milioni prevede la concessione di indennizzi per diverse tipologie di danno. Di questi, 200mila euro per i capi morti di dermatite negli allevamenti oggetto di focolaio prima dell’abbattimento, per i quali verrà applicando lo stesso valore ISMEA utilizzato dalle ASL per il pagamento dei capi abbattuti. 300.000 euro per indennizzi dovuti ad effetti collaterali della vaccinazione e 16,2 milioni per indennizzi relativi ai danni dovuti alla mancata movimentazione dei capi a seguito delle ordinanze restrittive di contenimento della malattia. In quest’ultimo caso, per i bovini di età compresa tra i 6 e i 20 mesi, è riconosciuto un indennizzo forfettario giornaliero pari a 5,45 euro a capo mentre, nei soli allevamenti da latte, per i bovini di età compresa tra i 2 e i 4 mesi, l’indennizzo forfettario giornaliero sarà di 2 euro a capo. Gli indennizzi per la mancata movimentazione verranno erogati per la finestra temporale che va dal 3 luglio 2025 (data di istituzione del blocco delle movimentazioni) al 3 settembre 2025 (data di revoca del blocco interno).
L’erogazione degli aiuti per tutte le misure sarà subordinata alla vaccinazione dei capi presenti negli allevamenti entro il prossimo 30 settembre, fatti salvi eventuali differimenti disposti dall’autorità sanitaria. Una volta disponibili i dati definitivi sul bilancio 2025 da parte delle aziende, la Regione prevede di riconoscere un ulteriore contributo per l’eventuale riduzione del fatturato dovuto al deprezzamento del valore dei capi venduti.
Da una settimana, chi ha vaccinato i capi da più di 28 giorni, può movimentare i bovini dentro alla Sardegna. Il divieto di movimentazione fuori Sardegna è stato fissato sino a fine dicembre.
Sono di ieri gli ultimi focolai confermati, a Bono e Benetutti. Salgono a 871 gli animali morti (117) o abbattuti (754), mentre quelli malati sono 377. Le aziende coinvolte sinora sono state 59, con 2629 capi complessivamente presenti. 9 infine i focolai estinti a seguito di abbattimento.