“Ben, tu sei noi!”: con la Nuova il libro che parla di bullismo
In edicola da sabato 25 il romanzo di Philip Osbourne con le illustrazioni di Roberta Procacci
Sassari Si chiama Ben, anzi Dario, George, o forse Susy. Ma potrebbe chiamarsi Paolo, Antonio, Francesca, Valentina. Perché Ben è tutti noi, quello che siamo e quello che proviamo. Quello che facciamo o non facciamo per noi e per gli altri. Quello che pensiamo e che gli altri non riescono a capire. Sino a quando non diventano noi, si immedesimano nelle nostre paure, debolezze, nei nostri sentimenti più intimi. Ben è un ragazzo che nella vita ha deciso di diventare bullo per reazione. Voleva attirare l’attenzione, accendere i riflettori su di sè, per illuminare una vita serena solo all’apparenza. Ben è diventato un bullo nel tentativo di risvegliare l’attenzione di genitori distratti, che lo coprono di regali e di vizi ma non lo ascoltano. Vita di superficie, nella quale Ben pattina a fatica. Picchia i compagni, dice le bugie, è crudele, gode del rispetto forzato dei coetanei, ride di fronte alle disgrazie altrui. Sino a quando nella sua vita non accadrà qualcosa di dirompente, che porterà alla spiegazione di tutto. Ben è il protagonista del libro a fumetti che sabato 25 ottobre sarà disponibile in edicola insieme alla Nuova Sardegna (prezzo 7,90 euro più il quotidiano).
L’autore è Philip Osbourne, apprezzato scrittore per bambini e ragazzi tra i più in crescita nell’ambito letterario internazionale. Le illustrazioni sono invece di Roberta Procacci, diventata nota grazie ai disegni e ai fumetti di Diary of a nerd. Dalla penna e dalla matita di Osbourne e Procacci è nato un libretto che si legge d’un fiato, non perché sia leggero, ma perché avvincente. E perché parla di un tema, il bullismo, che riguarda un po’ tutti. Il libro affronta l’argomento da una prospettiva diversa. Il bullo diventa protagonista insieme alle vittime e - si scoprirà leggendo - l’uno sarà la salvezza dell’altro. Ben non è nato bullo ma lo è diventato. Come spesso accade, dietro una storia di sopraffazione c’è qualcuno che ha subito torti e ha vissuto la sofferenza sulla sua pelle. E per questo decide di vendicarsi, di diventare come quelli che l’hanno ferito. Ben sceglie questa strada, la percorre a lungo, poi il karma lo costringerà a vivere dall’altra parte. E da quella prospettiva capirà che chi ferisce e fa stare male gli altri, ferisce anche se stesso. Perché Ben si chiama Ben ma anche George, Susy e molti altri nomi. Ben è un bullo ma anche una vittima. E a un certo punto della storia decide quale è la parte giusta in cui stare.
