Vertenza entrate da 1,7 miliardi. Todde e Meloni dal ministro Giorgetti: «Accordo in tempi brevi»
La presidente e l’assessore al Bilancio soddisfatti dal vertice a Roma. Lo Stato ha riconosciuto che deve quelle risorse alla Regione Sardegna a causa di un prelievo maggiore sull’Irpef
Roma È durato poco più di un’ora l'incontro al Ministero dell'Economia tra il ministro Giancarlo Giorgetti, la presidente della Regione Alessandra Todde e il vicepresidente Giuseppe Meloni, sui fondi trattenuti dallo Stato nel capitolo 1200 del bilancio. Si tratta di circa 1,7 miliardi di euro che l'erario ha illegittimamente trattenuto – come riconosciuto dagli stessi tecnici del governo in questi anni – applicando un prelievo sul bilancio della Regione in relazione all'Irpef scontata da cittadini e imprese sarde a far carico su leggi nazionali. In altre Regioni il prelievo è stato meno consistente e il Governo ha chiuso con un "saldo e stralcio" di una parte del dovuto.
Secondo la presidente Todde «si sono poste le basi per un accordo in tempi brevi. Ci siamo confrontati su tutti temi aperti, non solo sul capitolo 1200 ma anche su insularità, sul mancato gettito Irpef del 2025. Abbiamo discusso una possibile soluzione, non abbiam parlato di numeri ma definito le basi per confrontarci con l'obiettivo di chiudere a breve». Secondo l’assessore al bilancio e vicepresidente della giunta, Giuseppe Meloni il ministro si è dimostrato «disponibile. Anche lui è intenzionato a chiudere nel principio di leale collaborazione tra istituzioni questa partita. Da parte nostra abbiamo ribadito che bisogna stabilizzare i conti in modo che, chiuso il pregresso, queste situazioni non si ripetano in futuro. Sarebbe importante che nella manovra finanziaria in discussione in Parlamento, vi siamo le risorse previste nell'accordo che contiamo di trovare a breve».
