La Nuova Sardegna

Sassari

Malati parcheggiati in Ortopedia

Denuncia dei sindacati della sanità: colpa della riduzione dei posti letto. Il caso dei pazienti oncologici

04 giugno 2012
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Pazienti oncologici ricoverati nel reparto Ortopedia dell’ospedale Santissima Annunziata, dove il personale sanitario deve distribuire trattamenti chemioterapici «che dovrebbero essere somministrati in strutture adatte e non a contatto con altri pazienti, visto che si tratta di soggetti immunodepressi». La situazione, figlia del sovraffollamento causato dalla contrazione dei numeri di posti letto, è stata denunciata con una lettera aperta sottoscritta dalle segreterie territoriali di tutti i sindacati della sanità: Cgil Funzione pubblica, Cisl Fp, Uil Fpi, Nursing Up e Fials.

Per assurdo, se i sindacalisti hanno ragione, è che questa situazione è la diretta conseguenza di una buona notizia. «L’Unità operativa di Ortopedia – scrivono infatti le segreterie territoriali – con l’arrivo del nuovo direttore ha ripreso la sua attività in modo regolare, i tempi di attesa per gli interventi chirurgici sono diminuiti e di conseguenza i giorni di ricovero. Un ottimo risultato raggiunto in pochi mesi».

Tutto bene, quindi? No, secondo i sindacati di categoria, che hanno indirizzato la loro lettera al direttore generale e ai direttori sanitario dell’Asl, del presidio ospedaliero e del reparto di Ortopedia. «Il fatto è che questo buon risultato si è trasformato in un boomerang – si legge nella nota –. Con la diminuzione dei tempi di attesa e con una maggiore rotazione dei posti letto nelle due sezioni, l’Ortopedia si trova ad essere invasa dagli appoggi provenienti dalle altre unità operative inviati dal Pronto soccorso. Questo crea disagi non solo al personale medico specializzato in altre branche mediche, ma soprattutto al personale infermieristico che si trova così a dover prestare in contemporanea assistenza a pazienti ortopedici e a pazienti essenzialmente internisti e oncologici». Il reparto che funziona, insomma, verrebbe usato per il temporaneo ricovero di «pazienti, che devono trovare sistemazione in Lungodegenza e Geriatria, affetti da patologie acute come broncopolmoniti». Il problema è già stato denunciato nei giorni scorsi dai sindacati, a margine della segnalazione dei disagi provocati dalla prolungata chiusura (che si protrae ormai da quasi un mese) del reparto di Chirurgia medica per un un guasto dell’impianto elettrico.

Ma il vero problema, secondo i sindacati della sanità sassarese, è che «con l’entrata in funzione della nuova ala sud dell’ospedale sono venuti a mancare numerosi posti letto, e il Pronto soccorso occupa quelli liberi negli altri reparti, non potendo più decidere il ricovero in base alla patologia del paziente». Secondo i sindacati, inoltre, gli organici infermieristici sono rimasti al palo invece di essere potenziati così come era stato richiesto. E mentre i pazienti oncologici spesso vengono fatti transitare in Ortopedia, capita (sempre secondo i sindacati) che in Oncologia vengano ricoverati pazienti non affetti da patologie tumorali. «Una condizione esplosiva ma anche grottesca – incalzano i sindacati territoriali –: ci troviamo di fronte a reparti ortopedici con pazienti oncologici, mentre in oncologia vengono ricoverati pazienti con patologie respiratorie e gastriche». La lettera si chiude con la richiesta di immediate soluzioni «per poter garantire un’adeguata assistenza sanitaria specifica per ogni paziente».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative