La Nuova Sardegna

Sassari

Poliziotta aggredita da detenuta, le altre recluse la salvano

Poliziotta aggredita da detenuta, le altre recluse la salvano

A Sassari nel carcere di San Sebastiano, protestano gli agenti carcerari

08 luglio 2012
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SASSARI. Poliziotta penitenziaria aggredita da una detenuta e salvata dalle altre recluse. L’episodio si sarebbe verificato nei giorni scorsi durante l’ora d’aria nella casa circondariale di San Sebastiano. È stato il segretario provinciale del Sappe, Antonio Cannas, a dare notizia di quello che ha definito «l’ennesimo episodio allarmante». Cannas ha scritto alla direzione della casa circondariale, al provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e ai vertici del suo sindacato.

«Un’assistente capo – scrive il rappresentante degli agenti – è stata aggredita da una detenuta, conosciuta come pericolosa, durante l’immissione nei cortili dei passeggi. La poliziotta è stata sbattuta per terra e la detenuta, dopo essersi seduta a cavalcioni sopra di lei, le ha tirato più volte i capelli». «La collega – scrive ancora Antonio Cannas – è stata salvata da altre detenute che sono accorse in suo aiuto».

Il pestaggio dell’agente donna ripropone il problema della sicurezza all’interno della casa circondariale sassarese. Quella della sezione femminile è, nel carcere che il ministero si prepara a trasferire nel nuovo istituto a Bancali, una emergenza nella emergenza. «Ricordiamo ancora una volta che la sezione femminile di Sassari è altamente pericolosa e che il problema diventa ancora più grave quando la poliziotta è l’unica donna in tutto il reparto. Non è un caso che nella sezione siano previste cinque unità, compreso il sottufficiale, in quanto ancora risultano essere utilizzati ancora tre piani detentivi più il locale passeggi».

Sull’episodio è stato presentato un rapporto alla direzione del carcere e alla magistratura. La detenuta, una donna straniera, sarà denunciata per lesioni aggravate. «Ancora una volta dobbiamo ringraziare Dio che non ci è scappato il morto – scrive il segretario provinciale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria –. Nella sezione femminile chiediamo livelli di sicurezza che garantiscano l’incolumità delle poliziotte». (d.s.)

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