La Nuova Sardegna

Sassari

Sorpresa, a Bunnari l’acqua ritornerà

di Paoletta Farina
Sorpresa, a Bunnari l’acqua ritornerà

L’assessore Demontis: a settembre aggiudicheremo i lavori nel bacino alto. Rotary e Italia Nostra: estendiamo il parco

04 agosto 2012
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SASSARI. È a secco, ma Bunnari, dopo dieci anni e in tempi non troppo lunghi, potrebbe rivedere l’acqua. Si è messa in moto ed è a buon punto la macchina per rinvasare almeno il bacino alto, quello al servizio del parco che finora ha visto mancare l’elemento più importante, l’acqua, appunto, deprezzando l’investimento per quasi tre milioni di euro che il Comune aveva fatto.

«Abbiamo reperito i fondi, cinquecentomila euro, fatto la progettazione, bandito la gara ed è già pronta la graduatoria che vede prima, con un ribasso del 40 per cento un’impresa spagnola e seconda, con un’offerta inferiore del 20 per cento sulla base d’asta, un’impresa di Osilo, per l’assegnazione dei lavori – elenca l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Demontis –. Se non li abbiamo ancora aggiudicati è perché dobbiamo verificare, secondo procedura, eventuali anomalie dell’offerta da parte della ditta risultata al primo posto. Per settembre contiamo quindi di procedere. Poi dovremo aspettare 35 giorni, previsti dalla legge per eventuali contestazioni e ricorsi. E superato anche questo periodo si potrà partire».

Per concludere l’intervento, infine, ci vorranno tre mesi, stima l’assessore. Quindi il 2013 potrebbe regalare ai sassaresi Bunnari come era nei tempi passati, un luogo affascinante dove passeggiare immersi in una natura unica. Ma date precise Demontis non vuole darle: «Con i lavori pubblici, si sa, i tempi non sono mai certi. Ma almeno abbiamo dato una svolta».Una svolta che consentirà l’utilizzo del bacino alto anche per usi potabili, coinvolgendo, ovviamente, Abbanoa. Con una capienza di un milione 500mila mc cubi Bunnari rappresenta una risorsa idrica di cui la città ha dovuto fare a meno, pur essendosene servita dal lontano 1932, dopo essersi collegata per l’approvvigionamento all’invaso del Coghinas. E, ritornando al parco, si aprirà la possibilità di pescare o di navigare sullo specchio d’acqua e ripristinare l’habitat lacustre che un tempo accoglieva rare specie di uccelli acquatici e di fauna selvatica.

Per “Bunnari basso” invece, diga realizzata nel 1876, non sembra esserci un futuro: troppo onerosi i lavori di ripristino.

Il capitolo che si è aperto arriva dopo anni di stasi. Nel 2003 lo svuotamento per adeguare il bacino alto alle norme di sicurezza, ma nel 2006 il cantiere si ferma per il fallimento dell’impresa. Il lago che non c’era più è approdato anche in consiglio comunale con interrogazioni di Luigi Pisanu (Pdl) e Franco Era (Psd’Az).

E ora pure il Rotary Club Sassari Nord ha preso a cuore la vicenda e ha rilanciato con Italia Nostra il progetto di un parco intercomunale tra i territori di Sassari, Osilo e Muros che l’allora presidente dell’associazione Giovanni Antonio Scanu preparò nei primi anni Novanta. Nei giorni scorsi i rotariani, ora guidati da Giovanni Ledda, insieme con il presidente degli ambientalisti Antonello Cugia, ne hanno discusso invitando alla riunione proprio l’assessore Demontis. Da sassaresi che amano un luogo ricco di bellezza e per molti anche di ricordi romantici, hanno auspicato il ritorno dell’acqua, la realizzazione di un percorso ciclabile intorno all’invaso e un uso sportivo del lago come avviene in tante altre realtà.

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