La Nuova Sardegna

PERFUGAS. Il gran finale del tour musicale in favore della ricerca sulla paraparesi spastica è in programma sabato alle 22 in piazza Mannu a Perfugas. Tempo permettendo, sarà un successo come gli appuntamenti precedenti. Tanto a Laerru quanto a Perfugas e Sedini, con grande soddisfazione degli organizzatori, si è infatti registrato il pienone. Uno degli ingredienti della positiva riuscita della rassegna è stata la felice coordinazione e la collaborazione tra le diverse organizzazioni locali. È vero che qualche concerto preannunciato è saltato, ma le date che sono rimaste nel programma hanno ripagato in pieno gli sforzi degli organizzatori. Innanzitutto, quello delle storiche band dei Comuni di Laerru, Perfugas, Sedini e Ittireddu (dove però lo spettacolo si svolgerà venerdì, il giorno che precede la finale) che rispondono rispettivamente ai nomi di “Sauri”, “Pejfu Band Riunidos”, “Rocce e Vento” e “Zuighes”.

Hanno dato il loro contributo anche le Pro loco e le amministrazioni comunali, così come è stato importante il patrocinio morale dell’Associazione italiana vivere la paraparesi spastica onlus impegnata nell’organizzazione con la presidente Anna Maria Cadeddu, che, insieme al segretario Pasquale Masala e alla vicepresidente nazionale, seguirà il concerto dell’8 settembre.

Sul palco di piazza Mannu si esibiranno i dodici finalisti che verranno accompagnati, a turno, dai quattro gruppi musicali organizzatori. La giuria sarà composta da sei persone. La lista dei candidati comprende Mario Sini, Liliana Murgia e Erica Pilisi (per Laerru), Gianni Tortu, il duo Maria Pasqua e Francesca, e Marco Piana (per Perfugas), Laura Fara, Teresa Schiamone e Gianfranco Fresi (per Sedini). A questi si aggiungeranno i nomi dei tre finalisti di Ittireddu. Quanto verrà raccolto durante la serata verrà, come sempre messo a disposizione del fine che ha ispirato l’intero progetto della rassegna. È probabile che alla finale di Perfugas partecipi un personaggio importante del mondo dello spettacolo isolano, sul cui nome gli organizzatori tengono il dovuto riserbo.

Giuseppe Pulina