La Nuova Sardegna

Sassari

Con la Madonna di Fatima truffano le vecchiette

di Kety Sanna
Con la Madonna di Fatima truffano le vecchiette

Nuoro, caccia aperta a 2 imbroglioni: presentandosi con il busto della Vergine fanno firmare contratti di sette anni alle persone anziane che vivono sole

08 febbraio 2013
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NUORO. Le vittime preferite dai truffatori sono spesso persone anziane e preferibilmente sole. L’ultimo colpaccio ai danni di una donna di 84 anni è stato messo a segno qualche giorno fa, quando due uomini, come il Gatto e la Volpe di Pinocchio, hanno bussato alla porta e facendo leva sulla sua devozione alla Madonna l’hanno convinta a fare un’opera di ...bene.

I due malviventi, dall’aspetto distinto, tenevano in braccio un busto della Madonna di Fatima. Quello con cui sono stati visti girare nei quartieri nuoresi supplicando una sottoscrizione che avrebbe fatto sicuramente guadagnare un posto in Paradiso.

La tecnica dei truffatori è questa: bussano alle porte, soprattutto di persone anziane, e chiedono un’offerta da inviare a un sacerdote che vivrebbe da anni in Brasile. I due sono evidentemente sufficientemente contriti e molto, molto credibili, tanto da riuscire a far firmare alle vittime dei raggiri, anche una specie di contratto della durata di sette anni, con cui prendono l’impegno di far arrivare mensilmente, anche solo una piccola somma, al povero religioso. La truffa è riuscita con numerose persone per bene in buona fede. Tra loro, appunto, la donna di 84 anni, che è stata circuita dai due signori, che sono riusciti ad estorcerle una bella somma. L’anziana, ingenuamente, si è tanto compiaciuta del gesto da raccontare tutto a una parente che subito, preoccupata, ha dato l’allarme con un passa parola che è arrivato fino alle chiese cittadine. Dall’altare, i preti nel corso dell’omelia hanno invitato a una maggiore attenzione soprattutto chi vive solo, perché bisogna sempre diffidare degli sconosciuti che si presentano ben vestiti e parlano con l’ accento del nord Italia.La voce è giunta presto anche al Comando provinciale dei carabinieri che stanno verificando tutti i particolari di questa storia anche se «occorrerebbero maggiori elementi per riuscire ad identificare i due presunti truffatori e provare la loro malafede» sottolineano, invitando a cercare di prendere il numero di targa della loro auto. Comunque il consiglio per tutti è quello di evitare di aprire la porta agli sconosciuti, anche se un’immagine sacra può sembrare rassicurante, spesso è solo il paravento per qualcuno che non è esattamente un santo.

Resta sempre valido, inoltre, il mini vademecum che qualche anno fa la questura di Nuoro divulgò in città. Un documento ricco di consigli contro le truffe agli anziani che come particolarità aveva il fatto di essere bilingue. Venticinquemila copie scritte in sardo e in italiano entrarono nelle case dei nuoresi.«Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità» recitava il manuale che conteneva dieci regole da seguire per evitare di cascare nella rete dei truffatori. Poi continuava ricordando che «nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente». E ancora: «Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate». E poi: «Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato».

Solo alcune delle regole d’oro, valide allora come oggi, che se seguite attentamente, possono evitare situazioni spiacevoli come questa vissuta dalla nonnina ultraottantenne.

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