La Nuova Sardegna

Sassari

Bonifiche all’Argentiera, spiragli per un accordo

di Vincenzo Garofalo

I privati ritirano la richiesta di sospensiva presentata al Tar contro il Comune Gli assessori Demontis e Tedde: «Possibile una soluzione che accontenti tutti»

19 aprile 2013
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SASSARI. Passo indietro della società Argentiera spa nel braccio di ferro con il Comune per le bonifiche nell’area dell’ex borgata mineraria affacciata sul mare. Mercoledì, all’udienza che si è tenuta al Tar, i privati hanno ritirato la richiesta di sospensiva del provvedimento con cui Palazzo Ducale ha intimato loro la realizzazione delle bonifiche sui terreni di proprietà.

L’Argentiera spa, rappresentata dai legali Luigi Manzi e Luca Mazzeo, ha chiesto la fissazione dell’udienza che entrerà nel merito del ricorso. Udienza che potrebbe non tenersi, visto che le parti potrebbero trovare un accordo fuori dalle aule del tribunale.

Fra l’Argentiera spa e l’amministrazione comunale esiste un’intesa siglata anni fa, in base alla quale i privati dovrebbero cedere al Comune la proprietà di alcuni edifici storici, come il pozzo Podestà e l’antica laveria (dove l’amministrazione ha già avviato da tempo i lavori di recupero per trasformarli nel Museo della miniera), e in cambio Palazzo Ducale avrebbe dovuto consentire all’Argentiera spa il recupero delle case esistenti e concedere anche nuove volumetrie edilizie. Nel frattempo però l’entrata in vigore del Ppr e del nuovo Puc di Sassari ha reso impossibile il piano di sviluppo studiato dall’Argentiera spa. «Ci auguriamo che si possa arrivare a una soluzione utile a tutti, per esempio i privati potrebbero cedere gratuitamente al Comune le aree da bonificare, così da consentirci di intervenire con i soldi pubblici», spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Demontis, riferendosi a un finanziamento regionale di1,5 milioni di euro e a un appalto già assegnato alla ditta Angius per 800 mila euro.

«L’amministrazione è disponibile al raggiungimento di un accordo, evitando così lungaggini giudiziarie e trovando una soluzione che andrebbe a vantaggio dei privati e della comunità perché consentirebbe di riqualificare l’area dell’Argentiera», chiude l’assessore agli Affari legali, Vinicio Tedde.

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