La Nuova Sardegna

Sassari

Due iracheni circondati e presi a bastonate

di Gianni Bazzoni
Due iracheni circondati e presi a bastonate

Nuovo grave episodio a poca distanza dalla stazione degli autobus, indagini della squadra mobile

25 aprile 2013
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SASSARI. Due iracheni presi a bastonate. E’ successo lunedì sera, poco dopo le 19, in via Amendola, nella parte bassa, verso la rotatoria che poi apre al collegamento con via Padre Zirano.Inspiegabile l’esplosione di violenza: uno degli stranieri è stato soccorso e trasportato in ospedale con una ambulanza del 118, l’altro medicato per ferite al capo. Sul grave episodio stanno indagando gli investigatori della squadra mobile della questura. Alcuni elementi raccolti, compresa anche la testimonianza di una delle vittime del pestaggio, potrebbero portare all’identificazione di almeno uno degli aggressori. Le difficoltà del momento sono rappresentate dal fatto che alcune persone che hanno assistito alla scena - e che avevano fatto scattare l’allarme chiamando il 113 - poi si sono allontanate e non hanno voluto garantire la loro testimonianza, forse per paura.

I due stranieri (uno ha 42 anni, l’altro 30) hanno raccontato agli agenti di non conoscere gli aggressori e di non essere neppure in grado di dare una spiegazione a quella che è stata eseguita come una spedizione punitiva. Hanno raccontato, però, di essere riusciti anche a bloccare uno dei due aggressori, che però successivamente è riuscito a divincolarsi e a scappare via. Resta la descrizione fisica e l’età ipotizzata dei due «picchiatori» (uno più giovane, l’altro decisamente più grande) e la conferma che hanno agito armati di bastone. Quando sono arrivate le pattuglie della sezione volanti della questura, e una dei carabinieri, gli aggressori erano già scappati e le prime ricerche non hanno dato esito.

Gli accertamenti effettuati dagli investigatori non hanno fatto emergere particolari significativi. I due iracheni sono in città da qualche tempo: uno ha regolare permesso di soggiorno, l’altro beneficia dell’asilo politico. Nessun problema specifico, almeno fino all’altra sera, con quell’attacco premeditato. I due protagonisti del pestaggio, infatti, hanno agito già armati di bastone, e sapevano bene chi avevano di fronte. Improbabile - secondo gli investigatori - che abbiano scelto casualmente le vittime. E non è escluso che i due iracheni siano stati seguiti negli spostamenti e che l’attacco sia stato sferrato in quella zona (l’area vicina a via Padre Zirano) dove, purtroppo, si sono già consumati altri episodi di violenza.

Gli investigatori della polizia stanno anche valutando elementi specifici da cui partire per ricostruire il grave fatto e risalire agli autori del pestaggio. Gli iracheni in Sardegna non sono numerosi: erano appena cinque nel 2005 e sono saliti a 18 nel 2011. Negli ultimi anni sono cresciuti di poche unità, ma non risultano episodi di una certa gravità fino a quello di lunedì sera.

I due aggressori entrati in azione in via Amendola, tra l’altro, avrebbero pronunciato solo poche parole. Impossibile dare una motivazione a quella che, per ora, resta una assurda esplosione di violenza.

«Stiamo lavorando sugli elementi raccolti – ha spiegato ieri uno degli investigatori – e speriamo di riuscire a risalire agli autori del pestaggio. Apparentemente non c’è una ragione alla base del grave gesto. I due stranieri hanno ribadito di non conoscere gli aggressori».

L’obiettivo è quello di fare in modo che i testimoni che hanno assistito alla scena, e che hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, possano raccontare ciò che hanno visto, anche in forma anonima.

«Certi particolari potrebbero essere determinanti per arrivare più facilmente agli autori del pestaggio – ha detto la polizia –. Serve soprattutto capire se si sono allontanati a piedi o magari in auto o moto. Era ancora giorno, e più di qualcuno ha visto».

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