La Nuova Sardegna

Sassari

TeatrAbilità chiude ma il progetto non va in archivio

di Antonio Meloni

La città palcoscenico naturale di attori molto speciali Organizzatori già al lavoro per la prossima edizione

03 maggio 2013
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SASSARI. Del teatro si è detto tanto, poco del potere terapeutico e di riabilitazione di numerose forme di disabilità che l’attività drammatica secondo gli esperti contribuisce a migliorare. L’elemento più importante della prima edizione di TeatrAbilità, conclusa nei giorni scorsi, è proprio questo carattere sociale che ha indotto i promotori a rimettersi subito al lavoro per preparare una seconda edizione. L’evento, che ha riscosso grande successo, sancisce anche la proficua collaborazione tra la compagnia Theatre en vol, di Puccio Savioli e l’Opera Gesù Nazareno, più conosciuta come Ge.Na, istituto diretto da Michele Marras, che da oltre cinquant’anni opera sul delicato versante della riabilitazione e dell’assistenza alle famiglie.

L’attività teatrale alla Ge.Na non è una novità assoluta: da anni opera una compagnia (che porta lo stesso nome), composta da una ventina di attori guidati egregiamente e con passione dall’educatore Paolo Tedde.

All’interno dell’istituto di via Valle Gardona, infatti, è attivo un laboratorio teatrale che opera in stretta collaborazione con la compagnia Theatre en vol e che, negli anni, ha avuto riconoscimenti anche importanti.

La partecipazione al primo festival delle abilità differenti, che ha visto l’utilizzo, per la prima volta, della città come palcoscenico naturale, ha richiesto un anno di preparazione per consentire ai 25 attori dell’istituto di salire su un palcoscenico diverso di fronte a un pubblico più ampio e variegato. Lo hanno fatto con slancio, grazie all’impegno e alla novità della tecnica adottata, più rivolta all’impiego del corpo nello spazio che alla memorizzazione del testo. «Durante l’attività teatrale consueta _ spiega infatti Paolo Tedde _ i ragazzi recitano all’interno dell’istituto in una situazione protetta, di fronte a parenti e amici, in questo caso lo hanno fatto all’aperto in un contesto diverso, ma certamente più stimolante anche sul piano della riabilitazione». Una forma innovativa che ha messo i ragazzi della Ge.Na in contatto con attori e ospiti consentendo, tra l’altro, di promuovere l’attività dell’istituto che ha fatto da location a molte delle iniziative previste dal ricco cartellone di appuntamenti inseriti nella manifestazione. «Una forma differente _ rimarca Maria Paola Cordella (Theatre en Vol) _ estesa alla partecipazione della città in una situazione che ha visto i ragazzi protagonisti di un’azione teatrale caratterizzata da un coinvolgimento intenso e diretto».

Trenta operatori, 25 ospiti e una fitta rete di associazioni, TeatrAbilità chiude dunque i battenti con grande soddisfazione e la consapevolezza di avere posato la prima pietra di una importante struttura che si spera possa essere ampliata nel tempo. L’iniziativa incassa anche il parere favorevole di Adelaide Mura, presidente della Commissione provinciale pari opportunità, che da subito ha sostenuto, con le altre commissarie, la proposta di realizzare l’evento: «Una manifestazione _ ha concluso Adelaide Mura _ in sintonia con il rispetto di differenti abilità intese come abilità di cui ognuno di noi è detentore, l’esperienza teatrale, non prima nel suo genere, ha permesso ai ragazzi del Ge.Na di esprimere il loro messaggio attraverso il linguaggio dei loro corpi e senza l’uso di parole».

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