La Nuova Sardegna

Sassari

Il pm: «Associazione a delinquere a capo della coop»

di Elena Laudante

In aula si aggravano le accuse ai vertici della “Azzurra” Ex amministratori imputati di truffa ai soci per 3 milioni

19 maggio 2013
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SASSARI. Al vertice della cooperativa Azzurra, che ha realizzato case in odore di truffa tra Alghero, Ozieri e Buddusò, ci sarebbe stata una «associazione a delinquere». Ne è convinto il pubblico ministero Gianni Caria, che nel corso dell’ultima udienza preliminare davanti al giudice Antonello Spanu ha aggiunto una nuova accusa a quelle già contestate agli 11 imputati.

Secondo la Procura, che ha aggravato la posizione su richiesta dei legali che rappresentano le presunte vittime della coop, gli ex amministratori avevano in realtà allestito una organizzazione con ruoli precisi con lo scopo di truffare i soci. Gli ex amministratori sono imputati di malversazione e appropriazione indebita per i 3 milioni di soldi pubblici incassati dai Comuni di Alghero, Ozieri e Buddusò, per realizzare edifici di edilizia pubblica, ma che non sarebbero poi stati destinati a quella finalità. Ma in parte «per scopi privati» attraverso fatture fasulle che attestavano lavori non eseguiti. Ai soci, che quelle case speravano di comprarle, avrebbero fatto credere attraverso le fatture che il costo di ogni appartamento era lievitato da 119mila euro a 190mila, a causa della revisione dei prezzi dei materiali. Dalle denunce poi esaminate dai finanzieri emerge che la sovrafatturazione sarebbe servita solo a creare un tesoretto da quasi tre milioni, che poi è la cifra sparita dalle casse della società cooperativa. In una sorta di gioco di prestigio, con soldi incassati e poi scomparsi, sarebbero stati truffati oltre venti soci, oggi parti civili con gli avvocati Giuseppe Melis, Nicola Lucchi, Claudio Montalto, Andrea Piredda, Roberto Mannuzzu, Luciano Sechi, Gianluca Giordo. Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 6 giugno, come chiesto dai difensori Ivano Iai, Nicola Satta, Enrico Cossu, GIanluigi Poddighe e Paola Doro in virtù della nuova contestazione. Imputati sono Mario Giovanni Maria Murru, 62 anni di Sassari, considerato ex amministratore di fatto della coop; Raimonda Contu, 58 anni, presidente del consiglio d'amministrazione tra il 2001 e il 2003, il successore (fino al 2006) Francesco Murru, 57, Salvatore Marcello Contu, 51 anni di Ozieri, vicepresidente del consiglio d’amministrazione tra il 2007 e il 2009; Giovanni Maria Torru, 59 anni di Oschiri, presidente della coop tra il 2006 e il 2009, Pier Mario Tedde, 53 di Ardara, nel cda dal 2004; e poi Antonio Lias, 52 anni, presidente del collegio sindacale tra il 2001 e il 2003, Alessandro Carta, 55 anni di Oschiri, ex sindaco come Tommaso Solinas, 61 di Pattada, e Luigi Conti, sassarese di 38 anni, tecnico, e Giuseppe Francesco Murru, 32 anni, imprenditore che avrebbe emesso le fatture sospette.

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