La Nuova Sardegna

Sassari

Artigiani e “maestri di esperienza”

di Luca Fiori
Artigiani e “maestri di esperienza”

Confartigianato e Anap hanno premiato quattro imprenditori da antica data

24 maggio 2013
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SASSARI. Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa e il suo cuore è un artista. Nessun'altra frase, più di quella di Francesco d'Assisi citata ieri dal presidente provinciale della Confartigianato Antonio Vanali, può descrivere la vita di Mario Masu, autoriparatore per più di settant’anni, Francesco Satta, parrucchiere con più di sessant’anni di attività alle spalle, come Salvatore Cabras, autocarrozziere e Andrea Chiarabaglio, capo tecnico scomparso lo scorso ottobre a 77 anni e 55 anni di lavoro alle spalle.

Il riconoscimento. A loro ieri mattina la Confartigianato provinciale di Sassari ha voluto dedicare una giornata e conferire i premi di “Maestri d’Opera e d’Esperienza”. Un riconoscimento che rappresenta un ringraziamento da parte dell’associazione e del territorio per gli artigiani pensionati, che si sono contraddistinti nel loro settore. «Ho iniziato a lavorare a 14 anni - racconta Salvatore Cabras - e ancora oggi a 75 continuo a recarmi in officina tutte le mattine». Presidente della sezione "Carrozzieri" di Confartigianato per otto anni e attuale presidente dei pensionati, Salvatore Cabras ha messo piede per la prima volta in officina a 14 anni. «Erano altri tempi - racconta - oggi la crisi ha messo in ginocchio anche noi, ma stiamo cercando di resistere per continuare a dare una speranza ai nostri nove operai e alle loro famiglie».

S’impara da piccoli. Da giovanissimo, a soli 9 anni ha iniziato a lavorare anche Francesco Satta, parrucchiere di 83 anni con salone in corso Vico. «Ho iniziato da uno zio come barbiere quando ero in terza elementare - racconta - poi ho fatto un corso da parrucchiere e dal 1956 lavoro in corso Vico». Tutte le mattine, nonostante l’età avanzata, Francesco Satta si reca al lavoro con la figlia e una dipendente. «Ho clienti affezionati - racconta con soddisfazione - da oltre cinquant'anni, con molti si è creato un rapporto fraterno. Com'è cambiato il mio lavoro in tutti questi anni? In meglio sicuramente, ora c'è molta più pulizia». Iscritto alla Confartigianato dal 1954 il parrucchiere di corso Vico è andato in pensione qualche anno fa, ma di restare a casa non ne vuole proprio sentire parlare. «Il lavoro è la mia vita - spiega - e poi con quello che prendo di pensione come farei a vivere?».

Mettersi in proprio. E innamorato del suo lavoro è anche Mario Masu, meccanico di 88 anni, che ancora tutti i giorni va a trovare il figlio Gian Paolo che ha preso il suo posto nell'efficienza di via Gorizia e sbriga le commissioni. «Ho iniziato a 14 anni a lavorare - racconta - e a 23 anni mi sono messo in proprio con mio fratello Giovanni Maria, fino al 2010 ho lavorato poi sono andato in pensione, ma la mattina non riesco mai a non fare un salto in officina per dare un saluto o fare qualche commissione, del resto è lì che ho trascorso gran parte della mia vita».

La commozione. A ritirare il riconoscimento di Andrea Chiarabaglio, scomparso a 77 anni, ieri - commossi ed emozionati - c'erano la moglie Maria Fadda e i figli Walter e Alex. «Era una grande lavoratore, un ottimo marito e padre - raccontano i parenti - l'elettrotecnica era la sua grande passione, aveva lavorato in Africa e poi per tanti anni tra Sassari e Alghero. Quando stava fuori qualche mese per lavoro e poi tornava da noi - raccontano i figli - era una festa».

La cerimonia di ieri è stata organizzata per coloro che non avevano potuto assistere alla premiazione ufficiale avvenuta il 22 marzo a Roma, alla quale hanno partecipato duecento artigiani in pensione, provenienti da tutta Italia, per ritirare il prestigioso riconoscimento dell’Anap (Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati). Gli artigiani premiati, che nella loro lunga vita professionale hanno tenuto alta l’immagine di questo intramontabile e variegato mestiere, che coniuga manualità e creatività, saranno inseriti nell’ “Albo Maestri d’Opera e d’Esperienza”. L’iscrizione all’Albo, istituito nel dicembre del 2011, è infatti riservata a coloro che hanno lavorato per più di 25 anni nel settore di competenza, con perizia, passione e correttezza professionale e che sono iscritti all’Anap. Le segnalazioni per essere inseriti nel registro, possono essere iniziativa dei familiari o delle Associazioni di competenza. "Essere annoverati nell’Albo, non è solo un riconoscimento di carattere morale - ha detto ieri mattina il presidente Antonio Vanali - ma può anche essere uno strumento utile per segnalare coloro che sono disponibili a trasmettere la propria esperienza».

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