La Nuova Sardegna

INVIATA A OZIERI. Alessandro ha lottato per restare vivo. Il suo cuore ha ripreso a battere più volte mentre i soccorritori del 118 cercavano di rianimarlo. Attimi di speranza, di illusione, nulla di più. Le lesioni interne, in particolare quelle alla testa, erano troppo profonde.

È morto così, disteso sull’asfalto accanto alla sua moto, Alessandro Vacca, 42 anni, impiegato di Porto Torres.Era in sella a una potente Honda Hornet nera e viaggiava in direzione di Olbia quando, nel tentativo di sorpassare un trattore agricolo, è stato scaraventato sull’asfalto dopo una frenata di trenta metri. Una semicurva e poi un rettilineo, a un chilometro e mezzo da Mesu ’e Rios: in quel punto, tra le campagne di Ozieri e Ardara, c’è stato l’impatto fatale.

Secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia stradale di Ozieri – che hanno lavorato fino a tarda mattinata per i rilievi dell’incidente – la moto era in fase di sorpasso in un tratto di strada dove la linea di mezzeria (tratteggiata) consente quella manovra. Il conducente del trattore che precedeva la vittima ha svoltato a sinistra per imboccare la stradina sterrata e raggiungere l’azienda vicina. Alessandro Vacca poco ha potuto fare per evitare di schiantarsi contro quel mezzo pesante. Ha tentato una frenata disperata, i segni della gomma sull’asfalto fanno capire chiaramente che si è reso conto del pericolo e che ha provato a sfuggire alla morte. Ma la distanza che lo separava dal trattore era troppo corta e così lo ha centrato in pieno.

Quando i soccorritori sono arrivati sul posto il motociclista aveva ancora il casco allacciato ma questo non è servito a proteggerlo dall’urto. Gli operatori del 118 in un primo momento speravano di poterlo salvare, poi il cuore ha cessato definitivamente di battere.

Alessandro Vacca era molto conosciuto a Porto Torres, dove per alcuni anni ha lavorato come barista, ma anche in Gallura. Era originario di Telti, trent’anni fa i genitori si erano trasferiti a Porto Torres ma lui, per motivi di lavoro, andava spesso nella zona di Porto Cervo e nei locali della Costa Smeralda. E probabilmente anche ieri mattina era diretto a Olbia, forse proprio per qualche appuntamento legato alla sua attività.

Ora dovranno essere accertate eventuali responsabilità del conducente del trattore, Gavino Lai, di Ardara. In quel tratto di strada c’è la doppia linea di mezzeria: tratteggiata per chi viaggia in direzione di Olbia e continua per chi va verso Sassari. È anche vero che in quella zona ci sono tantissime aziende agricole e quindi anche i relativi accessi a strade e cancelli. Molti mezzi agricoli transitano per ovvie necessità su quell’arteria. Alla polizia l’uomo ha raccontato di aver svoltato a sinistra e di non essersi assolutamente accorto di quella moto che arrivava e che voleva sorpassarlo. Saranno le indagini disposte dal magistrato Giovanni Porcheddu a chiarire con più precisione come siano andate le cose. Di sicuro la Sassari-Olbia ripropone i problemi di sempre: stretta, con una serie di curve in successione ravvicinata, con buche e avvallamenti nell’asfalto che nascondono insidie, con un traffico intenso che un’arteria in quello stato non può reggere. E infatti il già lungo elenco delle vittime continua a salire.

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