La Nuova Sardegna

Sassari

Trasporto studenti disabili si va verso lo sciopero

di Pinuccio Saba
Trasporto studenti disabili si va verso lo sciopero

Con le risorse al momento disponibili il servizio potrebbe cessare entro 20 giorni La Cgil-Fp denuncia il rimpallo di reponsabilità fra la Provincia e la Regione

06 ottobre 2013
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SASSARI. La Cgil Funzione pubblica manda avanti il lavoro e, in visto di un possibile sciopero, ha chiesto un incontro con il prefetto e la cooperativa Genesi che si occupa del trasporto e dell’assistenza degli studenti disabili delle scuole medie superiori. Un incontro che servirà per stabilire i servizi minimi in caso di astensione dal lavoro.

La decisione di rivolgersi al prefetto è arrivata al termine di un’affollata assemblea che si è tenuta nella sede della Cgil e alla quale hanno preso parte i genitori degli studenti disabili insieme con gli educatori e gli assistenti di base. Già fissata, intanto, una manifestazione di protesta che sabato prossimo si terrà in piazza d’Italia, un presidio permanente « per denunciare l'inerzia e il palleggio di responsabilità tra la Regione e la Provincia di Sassari, che ha portato al disastro nel servizio di assistenza scolastica ai disabili medie superiori. Il rischio è quello della chiusura totale tra circa 20 giorni». Se la situazione non si sbloccherà, spiega la Cgil-Fp, le azioni di lotta «si rendono necessarie in quanto tutti gli attori (sindacato, genitori dei disabili e lavoratori) hanno constatato la totale insufficienza del servizio e la mancanza di volontà da parte della politica regionale e provinciale di renderlo quantomeno decente, stanziando le risorse necessarie».

Secondo il segretario territoriale della Cgil-Fp Paolo Dettori e quello regionale Nino Cois «la mancata attivazione dell’assistenza educativa è penosa e indegna di un paese civile. Diversamente da quanto enfaticamente proclamato dall'assessore alla Pubblica Istruzione Rosario Musmeci che aveva garantito l'avvio regolare del servizio in concomitanza con la data di inizio ufficiale delle lezioni, la stessa non è ancora partita, così come fortissime deficienze sono state rilevate nel trasporto».

Alcuni studenti, che hanno necessità solamente dell'assistenza educativa specialistica, sottolinea il sindacato, essendo parzialmente autosufficienti sono costretti a restare a casa perché non possono frequentare le lezioni, durante le quali rischierebbero di non svolgere gran parte delle attività e di non potersi relazionare adeguatamente.

«La verità è che la Provincia lo scorso hanno metteva sul servizio, gestito in appalto da una cooperativa siciliana la Genesi, circa 800 mila euro mentre la Regione circa 420 mila – è la denuncia della Cgil – ; oggi la prima, dopo un lungo braccio di ferro con il sindacato e con i genitori iniziato lo scorso anno, ha messo a disposizione circa 250 mila euro per tutto l'anno, risorse drammaticamente insufficienti, mentre la seconda nicchia sul fatto che, da oltre 5 anni, mette sempre le stesse risorse, ma i disabili sono passati da 67 a circa 135. Appare quindi chiaro che, se la Provincia non metterà risorse sufficienti e la Regione non integrerà le risorse messe a disposizione sino a oggi, il servizio è destinato a chiudere».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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